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Reggio Calabria – Per il Tribunale di Reggio Calabria “il fatto non costituisce reato” e l’imprenditore Antonino De Masi non è stato vittima di usura. I vertici di Unicredit, Pietro Celestino Locati, Vincenzo Tagliaferro, Alessandro Maria Pozzi, Matteo Arpe e Roberto Marini, trascinati in giudizio dall’imprenditore di Rizziconi che li accusava di aver imposto tassi di interesse altissimi che arrivavano al 38,27%, sono stati assolti. La lotta di De Masi, non finisce qui. Ora toccherà ad un procedimento per risarcimento danni stabilire se e quanto l’imprenditore debba essere risarcito. De Masi, inoltre, è da tempo che vive sotto scorta. Conosciuto come imprenditore antimafia, De Masi ha sempre denunciato sopraffazione e abusi che lo hanno portato ad essere vittima di atti intimidatori. La notte del 12 Aprile, infatti, il capannone della sua Global Repair, azienda che si occupa di manutenzione è stato trivellato da 40 colpi di kalashnikov.
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