Dopo lo sfratto da via Osanna e il trasferimento della sede legale e operativa al Centro sportivo Sant’Agata, per la Reggina potrebbero esserci nuovi guai all’orizzonte. Ad essere a rischio, lo stesso centro sportivo che potrebbe subire la stessa sorte della sede legale.

La città metropolitana di Reggio Calabria, infatti, non avendo ricevuto nemmeno un centesimo dalla società calcistica ha dato mandato ai suoi avvocati di agire per le vie legali. Secondo quanto si apprende, la squadra di Luca Gallo dovrebbe dare oltre 240 mila euro più 30 mila di residuo alla curatela giudiziaria.

E non è l’unico grattacapo per il presidente: per non incorrere in sanzioni, ai primi di febbraio deve pagare tutti i contratti federali. E non sono bruscolini: si tratta di una cifra che va oltre i due milioni di euro. Da considerare, in tutto questo, la crisi economica attraversata dalla società: il bilancio chiuso al 30 giugno scorso certifica che su un fatturato di oltre 12 milioni di euro ci sono perdite per oltre 9 milioni. La pandemia e la conseguente crisi hanno colpito tutte le aziende di Gallo: anche la M&G holding ha subito una perdita notevole di fatturato. 

E se non è florida la situazione dal punto di vista economico, non va meglio sotto il profilo sanitario soprattutto per quanto concerne l’emergenza Covid. Mentre continua l’assenza di aggiornamenti sul numero di casi nel centro sportivo da parte della proprietà, quel che si è potuto apprendere è che negli ultimi giorni si sono registrati tre contagi nella primavera della Reggina 1914. A cui ora si aggiunge anche la positività del mister di una squadra importante del settore giovanile.  E intanto si è in attesa della chiusura dell’indagine da parte della procura sportiva sui focolai sviluppatesi in autunno all’interno del centro sportivo.