Confermata la sentenza del gup con l'aggravante di aver favorito l'associazione mafiosa. Così la Corte d'Appello di Catanzaro si è nuovamente pronunciata riesaminando il rinvio disposto dalla Corte di Cassazione relativamente alle posizioni di Dante Mannolo e Giovanni Passalacqua, già condannati per la rapina da otto milioni di euro avvenuta  al caveau della Sicurtransport a Caraffa di Catanzaro nel dicembre del 2016.

Giovanni Passalacqua e Dante Mannolo erano stati condannati in primo grado a 14 anni di reclusione per la rapina aggravata dalle modalità mafiose. Nel secondo grado di giudizio, tuttavia, la Corte d'Appello aveva escluso l'aggravante mafiosa, sentenza poi impugnata dal procuratore generale dinnanzi alla Corte di Cassazione che l'aveva annullata e rinviato alla Corte d'Appello per una nuova pronuncia.

Questa volta però la Corte d'Appello, nel gennaio 2023, aveva dichiarato la sussistenza dell'aggravante mafiosa, sentenza nuovamente impugnata dagli avvocati dei due imputati. Nel novembre dello scorso anno la nuova pronuncia della Cassazione che aveva nuovamente annullato la sentenza rinviando alla Corte d'Appello per una nuova pronuncia ravvisando un vizio motivazionale in ordine all'aggravante mafiosa.

Da qui la sentenza emessa questa mattina che conferma in toto la condanna emessa dal giudice di primo grado: 14 anni di reclusione con l'aggravante di aver agevolato l'associazione mafiosa. La Sicurtransport, costituita parte civile nel processo, è stata rappresentata dall'avvocato Nunzio Raimondi.