Sono al momento diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori impegnati a ricostruire il contesto in cui sono maturati gli episodi di danneggiamento verificatisi la notte tra venerdì e sabato scorso nelle periferie a sud di Catanzaro. Un raid vandalico in piena regola che ha fatto registrare un bilancio di quattro autovetture bruciate - due in via Stretto Antico e due in viale Isonzo - e altre cinque danneggiate, ritrovate il mattino dopo con i finestrini sfondati. I due roghi probabilmente non sono collegati tra loro sebbene in un primo momento fosse apparso quasi certo il legame tra i due episodi. La Fiat 500 ritrovata bruciata in via Stretto Antico risultava rubata il pomeriggio precedente e il proprietario, residente in via Caduti XVI Marzo, ne aveva denunciato la scomparsa. Dagli accertamenti effettuati sono però emersi ulteriori elementi che farebbero ipotizzare un diverso impiego dell'autovettura; danneggiata e quindi data alle fiamme per cancellare le tracce. Il mezzo, prima di esser dato alle fiamme, era stato danneggiato in più punti.

 

Luana Costa