Quinta Bolgia, libertà e beni dissequestrati per Diego Putrino

La Corte di Cassazione si è espressa in questo senso nei confronti del lametino

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di T. B.
30 marzo 2019
15:11

Torna in libertà Diego Putrino, classe 1967, accusato all’interno dell’Inchiesta Quinta Bolgia di associazione mafiosa. A comunicarlo è il suo avvocato Giuseppe Senese, a seguito della seduta della sesta sezione penale della Corte di Cassazione.

 


La Suprema Corte, all'esito della Camera di Consiglio, ha annullato senza rinvio l'ordinanza del Gip del Tribunale di Catanzaro del 7 novembre, nonché l'ordinanza confermativa del tribunale del Riesame del 6 dicembre, revocando la misura cautelare della detenzione in carcere.

 


Parimenti, la medesima sesta sezione penale della corte di Cassazione, ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro conservativo del 7 e 8 novembre emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro ed il provvedimento confermativo del Tribunale del Riesame, disponendo il dissequestro e l'immediata restituzione dei beni a Putrino, tra cui le quote di maggioranza delle società “La Pietà Putrino Srl”.

 


Nel novembre 2018, infatti, nell'ambito dell'operazione denominato Quinta Bolgia il ridetto Diego Putrino rimase attinto dalla contestuale applicazione della misura cautelare personale intramuraria e del sequestro preventivo per equivalente di tutti i beni sociali e personali. Per effetto dei citati provvedimenti della Suprema Corte di Cassazione, Putrino è stato rimesso in libertà e nella piena disponibilità di tutti i propri beni personali e sociali.

Giornalista
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