VIDEO | Il presidente del Cda Giovanni Gerace dopo gli incendi che hanno devastato i veicoli: «Ci vogliono fuori dal mercato, evidentemente non siamo una società gradita nel settore» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Quale imprenditore sopravvive a 14 mezzi distrutti in dieci giorni? Quale altra lettura si può dare?». Non ha dubbi Giovanni Gerace, presidente del consiglio d’amministrazione della Locride Ambiente S.p.A. con sede a Siderno, sulla matrice dolosa dei due separati incendi avvenuti nei giorni scorsi, nel giro di due settimane, e che hanno distrutto prima 9 e poi 5 mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani per un totale di 14.
Nella Locride | Incendio a Siderno, in fiamme una decina di mezzi adibiti alla raccolta rifiuti
La società mista a partecipazione pubblica-privata (con il 51% del capitale suddiviso in varie percentuali tra i Comuni della Locride e la Regione Calabria e con il restante 49% del socio unico Ecologia Oggi S.p.A.) dal 2001 gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti operando in numerosi comuni del reggino.
«Io all’inizio, dopo il primo evento (definito dai carabinieri presumibilmente doloso) avevo pensato all’azione di qualche pazzo motivato da motivi di rancore, magari anche economici - commenta il Giovanni Gerace -, dopo il secondo però ho cambiato immediatamente opinione perché è manifestamente doloso, i mezzi sono stati incendiati uno per uno. Il motivo secondo me è uno solo: cacciare fuori dal mercato dei rifiuti la Locride Ambiente, evidentemente non è una società gradita in questo settore».
Locride Ambiente si è affermata con successo negli anni raggiungendo un rilevante fatturato, negli ultimi tempi ha dovuto però far fronte a importanti difficoltà legate soprattutto al recupero dei crediti nei cantieri appaltati. Oggi questi drammatici episodi minacciano fortemente la volontà di ripresa di una società che, spiega Gerace, ha sempre operato nella legalità. «La società si è sempre tenuta distante da rapporti strani, non ha mai avuto processi di ‘ndrangheta, mai processi di corruttela politica o di traffico illecito di rifiuti e ha sempre rispetto, come doveroso, le normative, sopportando gli ingenti costi che operare in maniera trasparente comporta».
L'appello alle istituzioni
A seguito dell’ultimo incendio il presidente di Locride Ambiente ha indirizzato una lettera alla Procura della Repubblica, al sottosegretario al Ministero dell’interno e alla Prefettura di Reggio Calabria (oltre che alle massime figure istituzionali di Regione, Città metropolitana e Comuni): «Ho fatto questo appello per dire: se voi volete un futuro che garantisca legalità e lavoro allora, vi prego, abbracciate la Locride Ambiente e permettetele di vivere di lavoro e di sostegno come è stato nel passato. Non vogliamo assistenzialismo, vogliamo soltanto i soldi per cui abbiamo lavorato e che le istituzioni ci proteggano contro atti delinquenziali».
Infine Gerace rivolge un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine: «Le indagini sono ancora in corso e sicuramente stanno andando avanti bene perché abbiamo dei magistrati capaci e un procuratore che è veramente attivo. Voglio soprattutto ringraziare i carabinieri e i vigili del fuoco perché sono intervenuti subito e hanno evitato scenari anche peggiori mettendo in sicurezza l’intera area».