VIDEO | Intanto all'ingresso del tribunale compare un manifesto che fa la conta delle vittime: sono già ventuno dall'inizio dell'anno. «Nell'ultimo trentennio si sono tolte la vita 1743 persone. Anche questa è pena di morte»
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Amnistia ed indulto per porre rimedio alla grave situazione di sovraffollamento nelle carceri italiane ed al problema della carenza di educatori e di agenti penitenziari. La proposta del presidente della Camera Penale Fausto Gullo di Cosenza, l’avvocato Roberto Le Pera, è in procinto di essere iscritta all’ordine del giorno del consiglio dell’Unione delle Camere Penali Italiane. Lo ha reso noto lo stesso Le Pera intervenendo nel capoluogo bruzio all’iniziativa Il carcere spiegato agli studenti promossa da Annamaria Verre, giurista e mediatrice penale, con i ragazzi del polo tecnico scientifico Brutium alla quale è intervenuta, tra gli altri, il capitano dei carabinieri Mariachiara Soldano ed il garante regionale dei diritti delle persone detenute Luca Muglia.
Il macabro conteggio
Nei giorni scorsi la Camera Penale di Cosenza, proprio rispetto alla piaga della morte di numerosi detenuti nelle carceri, ha assunto l’iniziativa di posizionare, all’ingresso del tribunale, un manifesto recante il conteggio dei suicidi in cella registrati nel Paese dall’inizio dell’anno: «Sono già ventuno nel 2024 – sottolinea Le Pera – Praticamente uno ogni due giorni. Negli ultimi trent’anni si sono tolte la vita 1743 persone. Anche questa è pena di morte». Secondo il presidente della Camera Penale Fausto Gullo «applicare l’amnistia e l’indulto non sarebbe una resa. Ma lo Stato deve rendersi conto che nei confronti dei cittadini detenuti ha fallito per cui deve porre rimedio».
Interessante confronto
Durante l’iniziativa, introdotta dai saluti di Rosita Paradiso dirigente del Polo Brutium, di Clementina Iannuzzi, dirigente del Centro Provinciale di Istruzione Adulti, e di Enrico Marchianò, presidente del Club Unesco di Cosenza, hanno poi dialogato con gli alunni e le alunne dell’istituto scolastico, il garante regionale dei diritti delle persone detenute Luca Muglia e la responsabile dell’osservatorio carcere della Camera Penale di Cosenza Chiara Penna. «Gli studenti devono essere consapevoli di quali siano le conseguenze che derivano dalle condotte devianti. Per questo è importante sensibilizzarli verso la cultura delle regole» ha affermato la promotrice dell’iniziativa Annamaria Verre. Presente anche Adolfo Adamo, ideatore del progetto teatrale Amore sbarrato, che ha proposto una riflessione dal titolo “Non ne vale la pena” insieme a Francesco Mango.