Assolti. È questa la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro che, nell’ambito del processo Parcelle d’oro, ha accolto i motivi di appello proposti dall’avvocato Nicola Carratelli in favore del legale Nicola Gaetano e dell’avvocato Guido Siciliano per l’ex direttore generale dell’Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli accusato del reato di abuso d’ufficio. Il reato legato invece all’avvocato Gaetano riguardava gli incarichi legali affidati al professionista.


Secondo quanto riporta una nota dei legali per il massimo organo della giustizia contabile «la condotta del Direttore Generale è adeguata secondo “i criteri di legalità, economicità, efficienza, imparzialità, trasparenza di cui deve uniformarsi il comportamento dei vertici di ogni Ente … le prestazioni legali di cui agli incarichi conferiti all’avv. Gaetano sono state effettuate con l’applicazione dei minimi tariffari ed in alcuni casi ulteriormente ridotti … Le anzidette considerazioni conducono il Collegio a ritenere insussistente ogni profilo di colpa nella condotta” dello Scarpelli».

«Tale sentenza definitiva – si legge ancora - è stata acquisita dalla Corte di Appello penale. Sono stati altresì evidenziati i risultati positivi della “Direzione Scarpelli” che ha avuto un notevole risparmio di spesa legale pari a circa 2 milione e quattrocento mila euro (74% di risparmio rispetto alla direzioni precedenti).

Nonché, ancora, sono stati acquisiti i dati di bilancio che hanno evidenziato come il deficit dell’Asp di Cosenza sia stato notevolmente ridotto nel periodo di reggenza del Dott. Scarpelli.Dai 117 milioni di euro del 2011 si è arrivati ai 27 milioni di euro del 2014. Con una riduzione pari a 90 milioni di euro in appena tre anni.

Sono stati depositati - conclude la nota - tutti i provvedimenti favorevoli ottenuti dell’avvocato Nicola Gaetano che hanno permesso all’ente di risultare vittorioso in numerosi procedimenti civili con un notevole risparmio per le casse dell’Asp».