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Il sostituto procuratore generale Alberto Cianfarini ha chiesto, durante la requisitoria al processo d’appello denominato “Mozart”, l’assoluzione con formula piena per Luigi Passanisi, ex presidente del Tar di Reggio Calabria, Amedeo Matacena, ex deputato di Forza Italia e per tutti gli altri imputati coinvolti. Sia Matacena che Passanisi erano stati condannati in primo grado ma, oggi ecco la svolta. Secondo il Pg Cianfarini, il quadro probatorio emerso dagli atti del procedimento non sarebbe sufficiente a provare la colpevolezza di nessuno degli imputati coinvolti.
L'ex parlamentare di Forza Italia, oggi latitante a Dubai, era stato condannato a quattro anni di reclusione per aver corrotto Luigi Passanisi, allora presidente del Tar di Reggio Calabria, pur di ottenere sentenze favorevoli alla "Ulisse shipping" e alla "Amedeus spa", entrambe società operanti nel settore del trasporto marittimo. Secondo le indagini l’ex presidente Luigi Passanisi, condannato a tre anni e sei mesi, avrebbe accettato la promessa di ricevere duecentomila euro allo scopo di favorire le società riconducibili all’ex parlamentare di Forza Italia.
Oltre a Passanisi e Matacena, il processo di primo grado aveva condannato altre sei persone. Tre anni e sei mesi erano stati richiesti anche per Giuseppe Pratticò, allora Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Amadeus S.p.A.”, per Martino Politi, ritenuto lo sguattero di Matacena e Cesare Giglio l’uomo che, secondo l’accusa, sarebbe stato il tramite che avrebbe permesso al gruppo Matacena di instaurare un rapporto con il giudice Passanisi. Un anno e otto mesi, invece, era stato disposto per la moglie di Passanisi, Graziella Barbagallo, mentre per Gabriella Fedele e Giovanni Tedesco, che rispondevano di favoreggiamento, erano stati richiesti otto mesi di reclusione.