Giuseppe Falcomatà, sospeso dalle funzioni di sindaco dopo la condanna in primo grado, se assolto potrebbe riprendere il suo posto a palazzo San Giorgio
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Si terrà il prossimo 13 settembre l’udienza in Corte d’appello di Reggio Calabria del processo Miramare. La comunicazione è stata firmata lo scorso 6 luglio. Il processo vede tra gli imputati il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, sospeso dopo la sentenza di primo grado del 19 novembre 2021.
Il primo cittadino è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi nel processo nato dalle accuse di abuso d’ufficio e falso per presunte irregolarità nelle procedure di affidamento del Grande Hotel Miramare.
Col sindaco sospeso condannati ad un anno anche gli assessori appartenenti alla prima giunta: Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Stessa sorte anche per il segretario comunale Giovanna Antonia Acquaviva, per la dirigente comunale del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” Maria Luisa Spanò e per l’imprenditore Paolo Zagarella.
L’ipotesi assoluzione e il rientro al Comune
Dopo la condanna, come prevedere la legge Severino, gli amministratori sono stati sospesi per 18 mesi. Il 13 settembre ci sarà la calendarizzazione delle successive udienze, calendarizzazione che potrà essere illuminante per la durata del processo che dovrebbe essere molto più rapido rispetto al primo grado. In particolare le sedute potrebbero portare a sentenza in poco tempo. In caso di assoluzione, dunque a un anno dalla sentenza di primo grado, Falcomatà potrebbe riprendere il suo posto a palazzo San Giorgio.