VIDEO | Pietro Salini in Regione per incontrare i primi giovani selezionati del corso organizzato dalla società di costruzioni che dovrà realizzare l’opera: «La criminalità? C’è ovunque, non può essere una scusa». Occhiuto: «Possibilità per i giovani di lavorare nella propria terra»
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«Il ponte sullo Stretto rappresenta per un gruppo come il nostro una grandissima vetrina, così come lo è per il Paese, non è solo un collegamento viario». Lo ha detto Pietro Salini, ad di WeBuild, questo pomeriggio in Calabria per accogliere assieme al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, i primi 40 giovani corsisti selezionati durante il recruiting day a cui hanno partecipato 300 persone. Parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa Salini ha aggiunto: «Quando noi qui in Calabria lavoriamo con mille fornitori vuol dire che tutte queste imprese hanno la possibilità di farsi vedere in una opera altamente tecnologica, record del mondo di distanza di un ponte sospeso. Vuol dire realizzare qualcosa di unico».
«Ogni volta che c'è questa polemica: il ponte reggerà al vento, resisterà al terremoto, sarà capace di far passare le persone? Intanto che noi parliamo ne hanno già costruiti 5 di ponti basati sullo stesso principio del ponte di Messina in giro per il mondo e sono ancora tutti lì. Ecco a noi piacerebbe costruirlo, poi le scelte politiche non le facciamo noi come gruppo ma le deve fare il Governo. Noi siamo al servizio del Paese se ci chiameranno per fare il ponte noi ci siamo», ha detto ancora Salini.
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Riguardo poi alle polemiche relative alle possibili infiltrazioni mafiose nei lavori del ponte ha aggiunto: «Dobbiamo finirla di affrontare i temi in questo senso. Non è che questa regione ha una specialità rispetto ad altre. Certo esistono sempre questi rischi, abbiamo uno Stato con delle forze dell'ordine e magistratura, abbiamo adottato dei protocolli di legalità operiamo sempre nella legalità, io penso che i nostri atti e le nostre decisioni parlino per noi».
L'incontro con i corsisti
La visita dell’amministratore delegato ha avuto lo scopo di accogliere e salutare i primi 45 corsisti da inserire nel settore delle costruzioni di grandi infrastrutture con il programma “Cantiere Lavoro” promosso da We Build. In particolare il percorso preparerà a ricoprire le mansioni di operatore multifunzione Tbm, aiutante elettricista, aiutante escavatorista, aiutante lancista. Circa l’80% dei partecipanti al corso avrà la possibilità di essere assunto e iniziare la propria esperienza lavorativa nei cantieri di WeBuild.
Circa 6mila assunzioni tra Calabria e Sicilia
«Sono uomini e donne che possono partecipare al processo produttivo grazie ad un sforzo di collaborazione che stiamo facendo con la Regione per offrire opportunità» ha aggiunto Salini. «Penso che sia questo quello che deve fare un gruppo come il nostro e il presidente della Regione. Abbiamo dei lavori da sviluppare in Calabria che sono importanti, abbiamo fatto questo sforzo anche in altre aree del Paese. Noi come WeBuild abbiamo bisogno di circa 10mila persone nei prossimi due anni, duemila circa le abbiamo già assunte nel 2023, quindi ci sono ancora vuoti da riempire, soprattutto al Sud. Circa seimila persone devono essere assunte tra la Calabria e la Sicilia».
Occhiuto: «Lavoro vicino casa per i giovani»
«WeBuild è riuscita a selezionare circa 40 ragazzi che hanno risposto ad una call a cui hanno partecipato in 300, l’80% di questi ragazzi troverà lavoro in WeBuild e non nella realizzazione del ponte ma in opere che WeBuild già sta realizzando», ha chiarito il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Per noi è molto bello offrire il nostro contributo ad una azienda come WeBuild che in questo modo fa economia sociale, ed è molto bello offrire ai nostri giovani l’opportunità di lavorare vicino casa per costruire le infrastrutture della loro regione».