Locali inagibili, bagni fatiscenti, auto che non vengono lavate da almeno un paio di anni. Nella denuncia pubblica dell'ispettore Luca Tavernise, ci sono tutte le criticità del corpo di polizia municipale di Cosenza, alle prese anche con carenze di strumenti e di organico.

La denuncia dell'ispettore Tavernise

L'autonoma iniziativa dell'agente ha voluto accendere i riflettori su una situazione divenuta ormai insostenibile e che limita anche lo svolgimento dei servizi essenziali sul territorio. Non c'è solo la viabilità tra i compiti degli agenti, irrinunciabile presidio di sicurezza davanti le scuole e nei luoghi nevralgici di una città esposta ad episodi di microcriminalità ed ai reati ambientali contro i quali proprio il disciolto nucleo Decoro urbano, di cui Luca Tavernise è stato anche dirigente, aveva fornito risposte efficaci.

Appello all'amministrazione Caruso

L'ispettore si rivolge al sindaco Franz Caruso ed all'assessore in pectore Francesco De Cicco: «Ci troviamo ad operare in strutture inadeguate. Gli uffici avrebbero bisogno di periodiche sanificazioni così come prevede il protocollo adottato dal Comune, mentre i veicoli sono un vero e proprio letamaio, una bomba batteriologica - denuncia Tavernise - Chiediamo attenzione e rispetto. Ed un dirigente che non sia un capitano di ventura ma un comandante che conosca la materia: la polizia locale è un settore diverso da quelli tradizionali. Bisogna confrontarsi ogni giorno con i cittadini anche in situazioni di emergenza. Sono fiducioso nella convinzione che possano essere trovate soluzioni utili a rimettere in sesto il comparto».