Il primo cittadino e l’architetto Francesco Mammola, all’epoca dei fatti consigliere comunale, erano stati raggiunti da una denuncia per aver ritardato una pratica edilizia
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Si chiude con l’assoluzione del sindaco di Polistena Michele Tripodi e dell’architetto Francesco Mammola, peraltro con la formula assolutoria più ampia, «il fatto non sussiste», la vicenda giudiziaria innescata da una denuncia di un imprenditore di Polistena che paventava ritardi per la definizione di una pratica edilizia che lo interessava. Questa mattina il Tribunale Collegiale di Palmi (Pres. Bandiera, a latere Iacinto e Porchi) ha emesso sentenza di assoluzione dal reato di abuso di ufficio, contestato ai due imputati.
Il sindaco Michele Tripodi e l’architetto Francesco Mammola (quest’ultimo all’epoca dei fatti consigliere comunale), entrambi membri della commissione edilizia, sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Andrea Alvaro e Stefano Grio i quali, nel corso della lunga ed articolata istruttoria, sono riusciti a dimostrare l’infondatezza delle ipotesi di reato ascritte ai loro assistiti.
Anche il Pubblico Ministero, nella sua requisitoria, ha concluso con la richiesta di assoluzione per Tripodi e Mammola, ai quali in origine veniva contestato di avere danneggiato intenzionalmente, con violazione di legge, la parte civile per ragioni politiche, nonché di sedere illegittimamente all’interno della Commissione edilizia comunale.
Le accuse originarie non hanno retto dinanzi alla meticolosa ricostruzione della vicenda avvenuta attraverso l’escussione di numerosi testimoni e la produzione di copiosa documentazione da parte degli avvocati Alvaro e Grio, che si sono impegnati, con successo, a dimostrare l’infondatezza dell’ipotesi di reato. I legali hanno evidenziato altresì l’assoluto rispetto dei principi di legalità e trasparenza che ha sempre caratterizzato il modo di operare e le scelte politiche del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Polistena.
Il sindaco Tripodi ha commentato a caldo: «Non ho mai smarrito la fiducia nella giustizia e nella magistratura anche quando, mio malgrado e convinto della mia non colpevolezza, mi sono ritrovato in diverse occasioni a dovermi difendere in tribunale. Questa vittoria giudiziale mi rende felice perché è come se avessi vinto le elezioni una terza volta ancora. Una condanna avrebbe portato conseguenze devastanti per la comunità di Polistena. Ed invece ha vinto insieme a noi, il modello-Polistena quale esempio di 10 anni di buon governo al servizio di tutti i cittadini, che era stato messo in discussione. Mi onora dunque di poter rappresentare, e continuare a farlo a testa alta, il popolo di Polistena sino alla conclusione del mandato. Infine, rivolgo un particolare e doveroso ringraziamento agli avvocati Andrea Alvaro e Stefano Grio per la professionalità non comune e l’attività di difesa svolta in modo eccellente».