Ha colpito ripetutamente con uno sgabello la slot machine in cui aveva appena perso circa settecento euro. Protagonista un uomo di trentadue anni, D.A. stretto nella morsa della disperazione e di una tragedia, il gioco patologico, che lo aveva portato a sperperare tutti i suoi risparmi.

 

E’ uno degli episodi a cui hanno assistito i Carabinieri di Lamezia Terme durante i controlli a tappeto avvenuti tra Lamezia, Gizzeria, Falerna, Nocera Terinese. Qui gli uomini dell’Arma hanno setacciato diverse attività nell’ambito delle iniziative volte alla prevenzione ed al contrasto della ludopatia.

 

In particolare, il servizio si inserisce nel solco tracciato dalla Regione Calabria con la Legge Regionale nr.9 del 26 aprile 2018 riguardante gli “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”.

 

«Una normativa - sottolinea un comunicato dei Carabinieri - che cerca di dare un segnale in un territorio ove, anche nelle piaghe di un dramma come quello della ludopatia, si inseriscono prepotentemente gli interessi della criminalità. Ed infatti, una parte della citata legge è dedicata proprio alla prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo patologico».

 


Nello specifico la legge si pone, tra gli altri, l’obiettivo di prevenire e contrastare il rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico promuovendo la cultura dell’utilizzo responsabile del denaro anche per evitare situazioni di indebitamento e di connessa maggiore esposizione al rischio di usura.

 

I controlli dei Carabinieri si sono focalizzati sul rispetto del divieto, sancito dalla norma, di collocare apparecchi per il gioco in locali che si trovino ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, inferiore a trecento metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti, da istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, ludoteche per bambini, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, stazioni ferroviarie. Escluse, al momento, le rivendite di generi di monopolio purché, tuttavia, le slot machine siano collocate in posizione sottoposta a controllo visivo del titolare.

 

Sono state così riscontrate violazioni in diversi esercizi commerciali, nei confronti dei quali sono stati elevate sanzioni per un ammontare complessivo di 34mila euro calcolati in base alla norma che prevede da due mila a 6mila euro per ciascuna slot machine nonché l’apposizione di sigilli alle stesse.