C’è anche lo sfruttamento della prostituzione nell’operazione che questa mattina ha portato all’arresto di 52 persone a Catanzaro. Ignazio Catalano e Gabriele Ricciardi sono, infatti, finiti il primo in carcere e il secondo colpito dalla misura dell’obbligo di dimora con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. In particolare Gabriele Ricciardi per aver concesso plurimi appartamenti ad alcune persone non meglio identificate per l'esercizio della prostituzione, ricevendo un compenso di 700 euro, e in seguito di 50 euro giornaliere. Ignazio Catalano assicurando con la propria autovettura tutti i movimenti sul territorio di cui avevano bisogno alle persone che si portavano a Catanzaro per esercitare la prostituzione, - tra cui una donna di nazionalità colombiana a fronte del pagamento di una somma di danaro quantificata in euro 10,00 per ciascun movimento in città e nella somma da definire per movimenti in località più lontane.

 

L’appartamento a Borgia per svolgere la professione

Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo scorso 1 marzo 2015, Ignazio Catalano aveva messo la sua auto a servizio di una ragazza colombiana, proveniente da Corigliano nel Cosentino, che approdava a Catanzaro per la prima volta, qui giunta seguendo il consiglio di una sua amica e collega. La lunga conversazione che i due tenevano in auto lo lasciava intendere senza difficoltà. Catalano, spicciati i convenevoli, andava al sodo. L'uomo stava accompagnando la ragazza nella casa che doveva occupare per esercitarvi la "professione" e la informava che l'appartamento che la stava aspettando si trovava nella località Roccelletta, a Borgia nel catanzarese.

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700 euro ogni lunedì

Dalle conversazioni carpite dagli investigatori nel febbraio del 2015 Catalano si intratteneva in auto a discutere con Ricciardi, che lo informava dei guadagni che aveva tratto e stava traendo da talune persone che lo retribuivano, ricevendone piena "soddisfazione". “Il bello sai quale è? Queste qui mi stanno pagando a poco alla volta. Ma quelle che se ne sono andate? Prendevo una botta ogni lunedì di 700 euro!” Incamerate quelle 700 euro, che a suo dire incassava ogni lunedì, l'uomo asseriva di guadagnare fino a quel momento cifre comunque di tutto rispetto, incassando 150 euro ad intervalli di tre giorni.

 

Luana Costa