«La vicenda di stanotte (ieri) per fortuna ha avuto lieto fine, ma deve farci riflettere su quanto sia necessario potenziare il nostro presidio ospedaliero, avere un punto nascita e del personale dedicato, pronto ad ogni evenienza e complicanza. Ringrazio ancora una volta il personale del 118, il lavoro di squadra ripaga sempre». È quanto scrive in un post sui social la dottoressa in servizio in Guardia medica Caterina Iaquinta intervenuta, insieme al personale del 118, raccontando le emozioni di un intervento in emergenza, e la necessità di interventi sulla sanità florense. Nell'ultima settimana sono due le donne che hanno partorito in condizioni difficili, Antonio Lorenzo è nato durante il trasferimento in ambulanza a Crotone, mentre per Gabriel il momento di venire al mondo è arrivato sul pianerottolo di casa in un appartamento di viale della Repubblica nella notte del Santo Patrono Giovanni Battista. 

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«Questo evento possa essere motivo di riflessione e occasione di presa di coscienza da parte della popolazione tutta ma soprattutto di chi ci governa. Oggi raccontiamo la storia di una nascita, non aspettiamo di raccontare tragedie prima di prendere provvedimenti. Abbiamo bisogno di essere ascoltati e presi in considerazione prima di tutto dalle istituzioni. Dal canto mio, ricorderò per sempre - conclude la dottoressa Iaquinta - le emozioni di questa notte, ben venuto al mondo piccolo!».

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I ringraziamenti e le richieste di papà Giuseppe

Anche il papà del piccolo Gabriel con un post su Facebook ha ringraziato il personale medico intervenuto e chiama in causa il sindaco di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro chiedendole di intervenire per avere «un reparto di ginecologia e neonatologia». Il reparto di Ginecologia e Ostetricia fino a qualche anno fa era un fiore all'occhiello dell'ospedale sangiovannese.

«Stanotte (ieri) sono diventato papà per la seconda volta - scrive Giuseppe Marazita, papà del piccolo Gabriel  È stata una notte bella alla fine perché è andato tutto bene e forse il nostro patrono San Giovanni Battista ci ha messo la mano ed ha protetto mia Moglie e il mio bambino da quello che poteva essere e per fortuna non è stato. Sicuramente un ringraziamento lo voglio fare ai ragazzi del 118 e Croce Rossa, Carlo Arnone e Mario Bilotta e alla dottoressa che era con loro, Caterina Iaquinta. Se non fosse stato per loro non so che cosa poteva accadere di terribile per questo dirvi Grazie non basta».

«Vorrei ringraziare anche chi era di turno al pronto soccorso, Giuseppe, Angela, Rosa, il dottore Ciccone e Talerico e perdonate se dimentico qualcuno. Vorrei ringraziare anche il nostro ginecologo Paolo Marra che si trovava a Crotone in quel momento e che, senza pensarci, ha viaggiato verso l’ospedale di San Giovanni per assistere mia moglie. Con questo messaggio spero di arrivare a sindaco Rosaria Succurro perché a noi è andata bene ma non è sempre così e non voglio assolutamente che capiti a qualcun’altra. Avere un reparto di ginecologia e neonatologia è importantissimo nella nostra città».

La Croce Rossa Italiana Comitato di San Giovanni in Fiore

Tra il personale medico intervenuto erano presenti anche due volontari della Croce Rossa cittadina: l'infermiere del 118 Carlo Arnone e la dottoressa in servizio in Guardia Medica Caterina Iaquinta. Il comitato cittadino scrive: «I volontari sono il cuore pulsante di ogni Comitato di Croce Rossa Italiana, i 7 principi ispirano quotidianamente l’operato di ogni volontario e Carlo e Caterina rispecchiano a pieno tutto ciò. La nostra dottoressa volontaria Caterina Iaquinta e il nostro infermiere volontario Carlo Arnone oggi sono i nostri eroi. Grazie da parte del presidente, del Consiglio direttivo e di tutti i volontari del Comitato di San Giovanni in Fiore di Croce Rossa Italiana, siamo orgogliosi del vostro operato, auguri alla mamma e al papà e benvenuto al mondo piccolo Gabriel».