Sono giunte da ogni parte della Calabria e d’Italia i fedeli per assistere alla solenne cerimonia dell’apertura del processo di canonizzazione della mistica
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La spianata della Villa della Gioia invasa da migliaia di persone, provengono da ogni parte della Calabria e dell’Italia intera. Sono i fedeli che sono giunti a Paravati questo pomeriggio per assistere alla cerimonia solenne dell’apertura della causa di beatificazione di Natuzza Evolo. Le nostre telecamere erano presenti per immortalare tutti i momenti, per ascoltare i fedeli, per testimoniare una giornata destinata a rimanere nella storia, in diretta su LaC Tv, canale 19, e sulle nostre testate.
«Momento storico»
La liturgia è presieduta dal vescovo Luigi Renzo, il quale, fin dalle prime battute ha parlato di «momento storico straordinario, un evento che nobilita Paravati, la Diocesi, la Calabria e la Chiesa tutta». Presenti numerosi vescovi in rappresentanza delle diocesi calabresi, tra cui monsignor Cantafora (Lamezia), monsignor Nunnari (Cosenza), monsignor Oliverio (Lungro) e, tra le autorità, anche il presidente della Regione, Mario Oliverio. Dopo aver ringraziato tutti i presenti, il vescovo Renzo, visibilmente commosso, ha confessato le difficoltà nel raggiungere questa giornata, per via di complicazioni di salute. Problemi superati anche attraverso l’intercessione di mamma Natuzza: «La ringrazio per la sua testimonianza di fede ma anche per la cura e la premura che mi ha riservato. Stava per saltare tutto, non avremmo potuto aprire la causa. Stava per saltare tutto – ha aggiunto - a causa dell’intervento chirurgico cui mi sono sottoposto nei giorni scorsi a Bologna. Ho chiesto a lei di aiutarmi a risolvere il problema se non voleva che si rimandasse tutto. Non si è fatta pregare – ha detto ancora il vescovo - ho trovato tutte le porte aperte per risolvere la situazione grazie alla disponibilità die medici di Vibo e Catanzaro».
«Pensiamo anche alla canonizzazione»
La cerimonia, ha poi tenuto a precisare, non porta a dichiarare la mistica beata «ma poniamo i primi passi verso questo traguardo. E non solo, pensiamo anche alla canonizzazione». Significativo, poi, che tutto ciò si sia concretizzato nel periodo di Quaresima proprio quando la sofferenza di Cristo si manifestava nella sua carne. Sul tribunale ecclesiastico, il vescovo ha ribadito l’importanza di «una collaborazione leale». In merito alla causa di beatificazione ha infine auspicato che «possa proseguire senza intoppi».
Natuzza Serva di Dio
Dopo l’apertura ufficiale della causa seguirà la raccolta delle testimonianze e delle opere di Natuzza che dovranno accertare le sue virtù cristiane. Da questo momento a mamma Natuzza competerà il titolo di Serva di Dio. Una volta raccolto, tutto il materiale sarà inviato alla Congregazione della Causa dei Santi che si occuperà dell’analisi. Se il giudizio sarà positivo verrà sottoposto al Papa per l’attribuzione del titolo di Venerabile. A questo punto per la beatificazione sarà necessario un miracolo avvenuto dopo la morte e per intercessione di Natuzza.