Oggi la città di Paola festeggia un evento storico: i cento anni di nonna Norina. Storico sì, ma non raro, perché già nel dicembre scorso, infatti, l'amministrazione comunale guidata da Roberto Perrotta aveva gioito per gli stessi motivi e a tagliare l'ambito traguardo del secolo di vita erano state sempre due arzille donnine. E non è finita, perché se il destino sarà clemente, l'evento si ripeterà ben altre due volte nei prossimi mesi. A spegnere cento candeline saranno ancora due donne.

Un'arzilla signora di 100 anni

Norina Selvatico è nata il 9 marzo 1919, esattamente un secolo fa, e la sua vita è stata molto travagliata, soprattutto quando il marito, spinto dalla crisi economica del Belpaese, è stato costretto a lavorare in sud America per anni, mentre lei ha continuato a crescere i loro figli da sola in una terra ostile, in un'epoca ancora più ostile.

La cerimonia

Nonna Norina è stata festeggiata nella sua casa al centro storico di Paola alla presenza di figli, nipoti, pronipoti e degli amici più cari della famiglia. Lucida nonostante le tante primavere, è apparsa visibilmente emozionata, soprattutto quando ha spento da sola le candeline di cera che componevano il numero 100 ed è partito un lungo applauso.

Alla cerimonia, come di consueto, hanno partecipato anche i rappresentanti dell'amministrazione comunale, i quali le hanno consegnato un omaggio floreale e una pergamena opportunamente incorniciata e pronta per essere appesa ai muri di casa. L'attestato contiene un messaggio di auguri da parte del primo cittadino e dell'intera comunità paolana. Nel testo è contenuta anche una celebre frase di Rita Levi Montalcini, la neurologa vincitrice del Premio Nobel per la Medicina nel 1986, divenuta poi senatrice a vita della Repubblica italiana, morta a 103 anni nel 2012.