Tante belle parole ma di fatti ancora poco o nulla. Si parlava dell’istituzione di un’Emodinamica nel presidio ospedaliero Nicola Giannettasio di Rossano che è in cantiere ma rimane solo un intento, considerato che perché ciò avvenga è necessario dare avvio ai lavori per la realizzazione dell’Unità di terapia intensiva e coronarica ancora oggi ferma al palo.

C’è l’impegno di spesa di circa 500mila euro ma manca la firma. Per la cardiologia a Rossano si sta lavorando, ma i vertici dell’Asp vanno avanti a passo di lumaca. Il direttore del Dipartimento di emergenza e di accettazione nonché della divisione di pronto soccorso Natale Straface sottolinea la volontà dei vertici aziendali di rilanciare la Cardiologia a Rossano sia sul fronte Utic sia sull’Emodinamica «necessaria e indispensabile per il territorio». Il personale di cardiologia è motivato, ha voglia di fare e di rilanciare la divisione.  

Il drettore della divisione di Cardiologia degli ospedali spoke di Castrovillari e di Corigliano Rossano Giovanni Bisignani ribadisce come sia necessario un intervento complessivo sul reparto, confermando la piena disponibilità dei vertici dell’Asp di volere andare proprio in questa direzione.  Su questo versante, e non è da attribuire alla fase estiva, tutti i lavori programmati negli stabilimenti ospedalieri dello spoke di Corigliano Rossano sono fermi. Dall’Utic all’intervento di restyling nel pronto soccorso di Corigliano, così come è in stand by la programmazione di ampliare l’area del pronto soccorso di Rossano che continua a macinare accessi provenienti da tutto il territorio. E tutto questo con il personale medico e paramedico sottodimensionato. Il polo Covid, invece, da 38 posti letto è sceso a 10. Qui si è registra un fuggi fuggi generale del personale originariamente destinato alla divisione, spalmato tra i vari ospedali della provincia di Cosenza.