Nei reparti del Giovanni Paolo II c’è penuria di presidi di sicurezza e gli ambulatori non riaprono anche per questo motivo
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Sembra passata una vita da quando trovare mascherine era un’impresa, iniziava la “moda” del fai da te artigianale e in tanti si adoperavano per donare presidi di sicurezza a chi era in trincea negli ospedali e non solo. Ma non sembra essere così nell’ospedale di Lamezia Terme dove, ci raccontano alcuni infermieri, continua, invece, ad esserci penuria di mascherine. Le famose mascherine chirurgiche, quelle da cinquanta centesimi, che nei luoghi come gli ospedali dovrebbero essere utilizzate per poche ore, vengono invece usate per più giorni, proprio perché non si è nelle condizioni di potere fare diversamente.
Mancano mascherine all'ospedale di Lamezia
E così si mette a rischio se stessi ma anche gli altri. Succede, ci dicono, in tutti i reparti. Il tutto mentre proprio a causa del Covid spesso si consiglia di usare la doppia mascherina chirurgica.
Gli ambulatori chiusi
Ci sono poi gli ambulatori dell’ospedale che sono ancora chiusi. Non ci sono le condizioni per poterli aprire, dai presidi sanitari alla possibilità di sanificare di frequente e a dovere gli ambienti. I pazienti sono esasperati, da troppi mesi il Covid ha rallentato pesantemente l’erogazione delle prestazioni in un presidio che nonostante ospiti diverse eccellenze ha dovuto spesso abdicare per tagli e burocrazia a molte funzioni. Basti pensare a poco prima dell’epidemia e alla stop alle visite ambulatoriali di Cardiologia e Pneumologia per la carenza di personale.