Si tenta di uscire dall’emergenza sanitaria a botta di interrogazioni in Consiglio regionale. In primo piano la questione dei pronto soccorso del presidio ospedaliero spoke di Corigliano Rossano colpiti dalla carenza di personale medico, infermieristico ed ausiliario. Su questo versante il capogruppo grillino Davide Tavernise ha chiesto ed ottenuto chiarimenti dal manager aziendale Vincenzo La Regina il quale ha riferito di avere attivato «numerose procedure concorsuali e selettive nel rispetto della normativa in vigore, del Piano del Fabbisogno e nel limite delle risorse finanziarie disponibili”». 

Secondo Tavernise siamo in una situazione «al limite del sopportabile che comporta rischi per il personale sanitario e per i cittadini». Nel corso del tempo si è reso necessario ricorrere «a “prestazioni aggiuntive” assicurate da medici provenienti da altre articolazioni assistenziali. Questo in attesa delle nuove assunzioni. Per il personale infermieristico, invece, all’occorrenza si è ricorso allo straordinario, come previsto dal contratto». 

Tavernise ha incontrato personalmente La Regina: «A breve dovrebbero arrivare nuovi infermieri e Oss, mentre per supportare il personale medico è stata avviata la procedura al fine di stringere una convenzione con società esterna, dati i concorsi, indetti ad oggi, andati a vuoto per assenza di candidati».

Stop ai lavori a Corigliano, nel frattempo chieste le dimissioni del Ds

Proprio in queste ore, si registrano nuovi disagi nel pronto soccorso di Corigliano interessato a lavori di riqualificazione. Attività ferme, secondo quanto emerge da fonti bene informate, a causa della pandemia. Alcuni lavoratori della ditta impegnata alle attività di restyling sono stati colpiti dal covid. Intanto il capogruppo dell’Udc Giuseppe Graziano chiede le dimissioni del Direttore sanitario dello spoke attribuendo all’alto dirigente «la disorganizzazione imperante  e l’assenza decisionale della direzione sanitaria del presidio».

Il moderato richiamo il percorso storico concorsuale aprendosi ad alcuni interrogativi: «L’attuale diesse venne assunto nel lontano 2005 quale direttore dell’ospedale territoriale di Corigliano per poi ritrovarsi, non si sa per quale strano algoritmo, a dirigere, dopo l’unificazione dei presidi di Corigliano e Rossano, un ospedale complesso. È legittimo?». Si fa poi riferimento alla sospensione delle attività della divisione di Pneumologia di Rossano  «contro la quale non è stata data alcuna soluzione da parte della direzione sanitaria ospedaliera. Non una parola né una strategia risolutiva».