Migliorano i dati Covid nella prima città della provincia di Cosenza. Superato il periodo maggiormente critico in cui Corigliano Rossano deteneva il primato per mortalità e contagi, da qualche settimana tutto sta tornando alla normalità. Allo stato si registrano: 120 contagi e 11 decessi negli ultimi 30 giorni. Tutto questo non deve, tuttavia, incentivare ad atteggiamenti superficiali o di imprudenza.

Rimane ferma la necessità di rispettare tutte le precauzioni anti-covid: uso della mascherina, distanziamento, e igienizzanti. Dati positivi, dunque, che hannoindotto il direttore dell’ospedale spoke di Corigliano Rossano Pierluigi Carino adisporre la riapertura della divisione di Anestesia e Rianimazione ai pazienti no-covid.

Qualche disagio continua a riscontrarsi nel pronto soccorso i cui flussi di pazienti covid si sono notevolmente abbattuti ma permangono difficoltà di personale ancora sottodimensionato (nelle ultime ore 1 infermiere è stato trasferito al ps di Corigliano) e della impossibilità di poter procedere al piano ferie. Nella stessa area emergenziale rimangono inalterati i problemi di messa in sicurezza dei percorsi dedicati Covid in un momento in cui, tra l’altro, giungono pazienti affetti da turbercolosi, come nel caso di un degente ricoverato da qualche settimana in pronto soccorso e ancora in attesa di trasferimento. Tutto questo mentre i sindaci della Sibaritide si muovono nella direzione di sensibilizzare circa la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un’azienda sanitaria autonoma da Cosenza della Sibaritide e del Pollino.