L’accusa era di estorsione nei confronti di alcuni dipendenti. Prosciolti anche il fratello Antonio e la responsabile del personale Maria Costanzo
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Assolto perché il fatto non sussiste. Ha deciso così il gup del tribunale di Lamezia Terme Rossella Prignani per l’imprenditore, nonché presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti nell’ambito della vicenda che lo ha visto nel 2017 coinvolto insieme al fratello Antonio e Maria Costanzo, addetta al personale, nell’inchiesta Spartaco.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza accusavano Statti di estorsioni nei confronti dei dipendenti e di avere ottenuto «un ingiusto profitto, corrispondente al trattenimento delle somme ed indennità previste come dovute e non erogate, con corrispondente danno alle persone offese».
La Procura della Repubblica chiese e ottenne dal gip del Tribunale di Lamezia il sequestro di beni fino al valore di 835 mila euro, poi revocato, ritenuti l’illecito profitto derivante dalle attività estorsive e di auto riciclaggio.
La difesa è stata rappresentata dagli avvocati Franco Giampà del foro di Lamezia Terme, Armando Veneto, sostituito dall’avvocato Rita Femio del Foro di Palmi, Cesare Placanica del Foro di Roma e Luigi Antonio Panella anche egli del foro di Roma, intervenuto quest’ultimo in sostituzione del compianto avvocato Antonio Mazzone che aveva in precedenza curato la difesa dei fratelli Statti. È stata assolta perché il fatto non sussiste anche la società “Agricola Lenti” difesa dall’avvocato Paolo Mascaro, sostituito in udienza dall’avvocato Bernardo Marasco.
Il giudice, sempre su richiesta della Procura, ha assolto anche gli avvocati Gennaro Di Natale e Giuseppe Pizzonia riconoscendo la correttezza del loro operato, difesi dagli avvocati Italo Reale, Francesco Iacopino e Valerio Murgano.