Ferrari, Rolex, viaggi e soldi: vita di vizi e lusso per i nuovi boss delle cosche mafiose

OPERAZIONE GALASSIA | Dai profili social emerge l’ostentazione di ricchezza e disponibilità di denaro. Nel mirino anche il Susan Bowling di Gioia Tauro infiltrato dalla cosca Piromalli

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di C. M.
14 novembre 2018
12:47
I pranzi ostentati sui social
I pranzi ostentati sui social

Ferrari, Rolex, ma anche soggiorni di lusso e disponibilità di cospicue somme di denaro. Il tutto ostentato sui social, quasi come una sorta di prova di forza da parte di chi, i soldi, riesce ad averli a fiumi senza troppi sforzi. È la “bella vita” dei giovani rampolli delle cosche che, contrariamente ai loro predecessori, che nascondevano abilmente le loro ricchezze, hanno voglia di mostrare al mondo quanto siano capaci di spendere e divertirsi.

Anche questo emerge dalle carte dell’inchiesta “Galassia”, dove orologi e auto di lusso si notano spesso sui profili monitorati dagli inquirenti. Ci sono fotografie con auto fiammanti, assolutamente fuori dalla portata di un normale cittadino; ci sono immagini di personaggi seduti ai tavoli da gioco, ma anche prelibatezze dal costo esorbitante e degustazioni all’ombra della Tour Eiffel. Ed ancora centri benessere di particolare pregio e una quantità incredibile di banconote che risaltano proprio a conferma dell’ostentazione di potenza e ricchezza.


La finta vincita

Emblematica è la disponibilità di rilevanti somme di contante e del “modus operandi” utilizzato dall’organizzazione per il riciclaggio delle stesse, è stato rilevato nel novembre del 2016 allorquando, a seguito di un controllo di polizia eseguito a Salerno da personale del locale Gruppo della Guardia di Finanza, venivano rinvenuti e sequestrati a bordo dell’auto di un associato che si stava recando a giocare in un casinò, 42.980 euro in contanti. Lo stesso responsabile, dopo il sequestro della somma, si preoccupava di trovare delle giustificazioni da opporre alla Guardia di Finanza, e avviava immediate telefonate con una serie di amici/soci ai quali chiedeva di mandargli delle attestazioni di vincita (schedine vincenti) presso le agenzie scommesse, di importo inferiore ai 3.000 euro. Significativo, al riguardo, il passaggio di una di tali conversazioni nella quale l’interlocutore, non riuscendo a comprendere le motivazioni di tale richiesta, attesa la strumentalità della stessa, rispondeva «Che vuole dire “hai vinto?». Chiaramente volendo intendere di non aver mai saputo nulla di una sua eventuale vincita che potesse giustificare quel possesso di denaro.

Il Susan bowling

Fra le aziende finite nel mirino degli investigatori c’è anche il Susan Bowling, sito all’interno del Parco Annunziata di Gioia Tauro, nonché un’impresa dedita al noleggio, su scala nazionale, di slot e vlt. Si è accertato come le predette attività, riferibili a Santo Furfaro, fossero state infitrate dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Circostanza di certo non nuova a quelle latitudini.

 

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