Un'importante operazione antidroga ha portato a quattro arresti e al sequestro di oltre 240 chilogrammi di marijuana lungo l'asse Rossano-Cariati. Dietro le sbarre sono finite tre persone di origine cinese operanti su Cariati, e un cittadino rossanese. L'operazione è stata portata a termine con successo dagli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del tribunale di Castrovillari

I poliziotti hanno compiuto l'arresto durante una complessa operazione di indagine e controllo, che ha portato alla scoperta di un ingente quantitativo di droga. L'asse Rossano e Cariati è stato individuato come un nodo cruciale per lo spaccio di sostanze stupefacenti, rendendo l'operazione ancora più significativa nella lotta contro il traffico illegale di droga. Le indagini proseguiranno per individuare eventuali complici e responsabili di questa rete di traffico di droga.

Il monitoraggio e il blitz: 4 arresti 

In particolare secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli arrestati avevano realizzato all'interno di un capannone a Santa Sofia d'Epiro, in provincia di Cosenza, una vera e propria struttura per la coltivazione e la produzione di droga. Da qualche giorno i poliziotti avevano individuato il capannone nella zona industriale della cittadina e dopo avere informato la Procura di Castrovillari, hanno attuato un monitoraggio costante con l'ausilio anche della Squadra mobile di Cosenza. Alle prime luci dell'alba è stato notato un movimento "anomalo" di automezzi, un'auto ed un furgone, e l'arrivo di tre persone, due donne di nazionalità cinese ed un italiano. Il conducente del furgone è entrato nel capannone e ne è uscito dopo mezz'ora per poi allontanarsi ed essere successivamente fermato e identificato nella zona industriale di Corigliano Rossano. Bloccate anche le due donne che erano pronte a lasciare la zona a bordo della loro auto. Durante la perquisizione nel capannone è stata individuata una quarta persona, un uomo di nazionalità cinese che aveva tentato di nascondersi sotto alcuni materassi.

All'interno del capannone, erano presenti "serre" adibite alla coltivazione e produzione di marijuana, con attrezzature sofisticate come tubi di aspirazione, bidoni di fertilizzanti, materiale elettrico e macchine per la triturazione della sostanza stupefacente. Il filtraggio dell'aria veniva attentamente controllato per ridurre gli odori riconducibili alla lavorazione della droga. L'organizzazione sarebbe in funzione dal 2022 e avrebbe permesso la produzione di numerosi cicli annuali di marijuana, generando un giro d'affari milionario. In totale, sono stati sequestrati 241 kg di marijuana nascosti in decine di sacchi di plastica, oltre agli automezzi utilizzati dai responsabili. Le quattro persone coinvolte sono state arrestate e condotte nella Casa circondariale di Castrovillari su disposizione dell'autorità giudiziaria.