Anche il tentativo di attuare un blocco stradale per attirare l'attenzione sulla loro protesta. È l'ultima iniziativa, dettata dalla disperazione, messa in atto dai dipendenti della clinica privata Opera Sacra di San Francesco di Assisi, a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria. Da otto mesi non percepiscono lo stipendio e così stamattina hanno deciso di passare a forme di protesta più eclatanti, iniziando lo sciopero della fame e allestendo un presidio permanente davanti alla struttura, che ospita una casa di riposo e una casa protetta.

 


Sul posto anche carabinieri e polizia per monitorare la situazione e scongiurare eventuali disordini.
I lavoratori si dicono esasperati per una situazione che si trascina ormai da anni. «È dal mese di marzo – dicono – che non percepiamo lo stipendio. Impossibile andare avanti così».

 


Non è infatti la prima volta che i dipendenti protestano. Già in passato, sempre a causa dei ritardi nel pagamento delle spettanze si erano registrate proteste.
«Una situazione ormai al limite», denuncia il segretario regionale del Sulpi, Giuseppe Gentile, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, nella quale spiegava le ragioni che hanno indotto i lavoratori a iniziare lo sciopero della fame.