Il sindacato interviene dopo l'agguato di ieri e lancia l'allarme: «Una minaccia a tutti i colleghi che continueranno nello sgomento ad assicurare, in posti isolati, angusti, esposti alle intemperanze di chiunque, la preziosa ed indispensabile opera di tutela del bene più prezioso»
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«È nello sconforto totale che viene accolta la notizia del tragico agguato teso a due medici, due coniugi, che rientravano dalla postazione di Guardia medica di Santa Cristina, dove la dottoressa Francesca Romeo aveva svolto il proprio turno di notte. Purtroppo nulla da fare per lei e si spera che il marito, dottor Antonio Napoli, che è rimasto ferito, si riprenda al più presto». È quanto si legge in una nota a firma della Cisl a firma di Vincenzo Sera (segretario generale Fp Reggio Calabria), Giovanni Calogero (segretario generale Cisl Medici) e Luciana Giordano (segretario generale Fp Calabria).
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«Grave – affermano i sindacalisti – è il fatto in sé ma ancor di più se fosse legato alla sfera professionale. Purtroppo la categoria è sempre più esposta a rischi del genere e l’idea che qualcuno possa violare ciò che il medico rappresenta per la sicurezza e la salute della comunità, deve far riflettere sulla condizione di degrado morale in cui si trova a operare il personale sanitario in tutta la Calabria».
«Non è solo un agguato a due professionisti – proseguono –. Per il ruolo rivestito e l’essenzialità del servizio assicurato dalle figure sanitarie in tutto il Paese, questo ignobile gesto può definirsi un agguato a tutta la comunità che in essi trovava soluzioni ai problemi di salute, una minaccia a tutti i colleghi che continueranno nello sgomento ad assicurare, in posti isolati, angusti, esposti alle intemperanze di chiunque, la preziosa ed indispensabile opera di tutela del bene più prezioso, quel bene che viene assurdamente “strappato” alla dottoressa Romeo che dopo anni di lavoro dedicati agli altri, stava per mettersi in quiescenza».
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«La Cisl Funzione Pubblica reggina e calabrese e la Cisl Medici reggina – sei legge nella nota – si augurano che gli organi inquirenti giungano prestissimo alla verità, assicurando pene severe per i responsabili. Tutti hanno bisogno di capire cosa possa aver mosso un tale crimine nei confronti di persone miti e riservate come i due coniugi».
«I segretari delle categorie della Cisl del pubblico impiego e dei medici, Luciana Giordano, Enzo Sera, Pino Rubino e Giovanni Calogero – conclude la nota – si stringono alle famiglie condividendo il loro dolore, ai colleghi, a tutto l’Ordine dei medici provinciale e alla comunità che attonita subisce un colpo mortale