È stato chiesto dal procuratore generaledella Cassazione, Massimo Galli, la conferma delle condanne d'appello per l'omicidio di Lea Garofalo, la testimone di giustizia di Petilia Policastro uccisa a Milano il 24 novembre 2009 perché aveva deciso di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. Il suo corpo fu bruciato in un magazzino a Monza.
Il 29 maggio 2013 la Corte d'assise d'appello di Milano aveva condannato all'ergastolo l'ex compagno della donna, Carlo Cosco, il fratello Vito Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabatino. Carmine Venturino, ex fidanzato della figlia di Lea, fu condannato a 25 anni, mentre venne assolto Giuseppe Cosco, un altro fratello del compagno. In serata è attesa la conferma della sentenza.