L'ex boss Nicola Acri, oggi collaboratore di giustizia, ha svelato il sottobosco oscuro di una città dove la calma è solo apparente, come dimostrano anche il recente assassinio di Carmine Morello e la vicenda di Andrea Sacchetti, vittima di lupara bianca
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Il collaboratore di giustizia Nicola Acri, da diversi anni immerso in un mondo sotterraneo di segreti e sospetti, ha iniziato una sorta di conto alla rovescia, spingendo i tempi tecnici oltre il limite, lasciando che il tempo accumuli segreti e rivelazioni, dando avvio a una fuga di informazioni che ha agitato le acque già turbolente della criminalità organizzata. La storia di Andrea Sacchetti, vittima di lupara bianca negli anni 2000, diventa un faro nel buio, un'ombra che cresce e diventa sempre più palpabile e presente nella mente di chi si trova invischiato in queste intricate vicende. I verbali rivelano non solo nomi ma anche fatti dettagliati, una sorta di mappa dei reati e delle azioni criminali che si intrecciano come fili in un tessuto oscuro.
Lupara bianca | Da spacciatore a ‘ndranghetista, il sogno sbagliato di Andrea Sacchetti condannato a morte dal boss di Rossano suo idolo
"Occhi di ghiaccio", una figura enigmatica e rispettata all'interno del mondo della 'ndrangheta, ha portato alla luce non solo le azioni, ma anche le personalità senza scrupoli di coloro che sono stati coinvolti in piani omicidiari, agendo con fermezza e spietatezza. Il recente incendio del lido di famiglia di Salvatore Morfò si intreccia potrebbe essere un chiaro segnale o avvertimento all'interno del sottobosco criminale e getta ombre di tensione e conflitto nell'aria. Nonostante tutto, Corigliano Rossano sembra vivere in una calma apparente, quasi un silenzio innaturale che si diffonde come se le parti in campo coinvolte stessero giocando una partita in cui nessuno vuole commettere errori fatali.
L'omicidio di Carmine Morello si inserisce brutalmente in questa tela già intricata. La sua esecuzione, senza precedenti, è avvenuta con un colpo finale che lo ha annientato, mettendolo in ginocchio. Questo evento agghiacciante sembra aver provocato solo un silenzio apparente, uno sguardo vuoto sulla superficie, poiché dietro le quinte gli investigatori lavorano instancabilmente, e le organizzazioni criminali sono perfettamente consapevoli di questo fatto. Nessun passo falso è concesso in questo gioco di potere e segreti. Qualsiasi errore potrebbe essere fatale e i protagonisti coinvolti nella "mala" lo sanno bene. Hanno affinato le loro tattiche, comprese le nuove tecnologie investigative di sorveglianza e comunicazione, spingendo il confine delle innovazioni fino a istituire addirittura chat dedicate che superano anche i protocolli più sicuri come Telegram.
Nonostante questo intricato intreccio di azioni illegali e silenzi, l'economia del crimine prosegue indisturbata. Gli affari sono affari e il denaro deve continuare a fluire nella 'ndrina, alimentando un sistema che si sviluppa nell'ombra, sfuggendo alla vista del mondo esterno. In questo mondo oscuro, l'unica costante è l'invisibilità. Un'opera teatrale che si svolge sul palcoscenico nascosto del sottobosco criminale, un labirinto in cui le azioni si compiono nell'oscurità, lontano dagli occhi indiscreti della legge e dell'opinione pubblica.