A seguito dell'apertura dello stato di agitazione il presidente della Provincia Ferrari ha convocato un tavolo al quale hanno presenziato il governatore, il prefetto, il questore, i vertici commissariali dell’Asp, gli amministratori locali e le rappresentanze dei lavoratori
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A seguito dell’apertura dello stato di agitazione da parte delle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing Up dell’Asp di Crotone il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, ha convocato un tavolo al quale ha presenziato il governatore Occhiuto, il prefetto, presente assieme al questore, i vertici commissariali dell’Asp e il presidente della Conferenza dei sindaci, affinché aprisse la procedura di raffreddamento con i sindacati, anche loro presenti sia nelle sigle provinciali che nelle Rsu.
Il presidente Ferrari ha voluto così presentare l’incontro aperto anche alla stampa: «Il grido di allarme lanciato dai dipendenti del settore sanitario deve costituire, oggi, un momento davvero importante per Crotone e per l’intera provincia, da non sottovalutare ed anzi mettere a profitto». «La presenza del Governatore quest’oggi – ha continuato Ferrari –, conferma che Crotone ed il suo territorio in questo momento possono contare sulla sensibilità del governo regionale».
Critico e preoccupato il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, che è anche presidente della Conferenza dei sindaci del distretto socio sanitario dell’Azienda sanitaria crotonese: «A noi Sindaci, che non abbiamo strumenti, non è rimasto altro che bocciare l’Atto aziendale che continueremo a bocciare fino a quando non cambieranno realmente le cose all’Ospedale quanto sull’intero crotonese dove è scomparsa la medicina territoriale». Ed al tavolo, infatti, il report dei sindacati è stato circostanziato e durissimo con Giampiero Mercurio del Nursing Up che ha anche consegnato denunce rivolte anche alla Procura oltre che ai vertici commissariali della Direzione generale dell’Asp: «Non abbiamo mai ricevuto risposta, ci sono anche infermieri di famiglia che, al costo di oltre 5.000 euro mensili, anziché avviare quell’assistenza a domicilio che costa poco e rende umana ed efficace l’alternativa ai costosissimi ricoveri ospedalieri, fanno servizio in reparto; ed è solo un esempio della miriade di pratiche illegali che si consumano in questa Asp».
E durante l’incontro, lungo e partecipato, il presidente Occhiuto ha subito inteso preannunciare che lo avrebbe chiuso facendo visita all’Ospedale San Giovanni di Dio: «Con la proroga che ho chiesto ed ottenuto dal Governo avevo chiesto un provvedimento annesso sullo spoil system dei Commissari delle Asp (rammentiamo che lo spoil system è la pratica politica amministrativa, affermatasi negli Stati Uniti d’America tra il 1820 e il 1865, per cui i vertici della pubblica amministrazione vengono sostituiti al momento dell’insediamento di un nuovo governo, ndr); ed anche questo mi è stata concesso», ha risposto ad una nostra specifica domanda il Governatore Occhiuto: «Ho 60 giorni di tempo, dopo di che deciderò sui Commissari!».
Ma già importanti erano state le comunicazioni al tavolo, con cui il presidente Occhiuto non si era tirato indietro affrontando il tema a 360 gradi: «L’intensità dei problemi qui in questo territorio, è sicuramente maggiore, e per Crotone occorre un impegno più forte e cospicuo! La carenza di personale costituisce senz’altro un ulteriore grosso problema: dobbiamo far fronte invogliando il personale medico e infermieristico a venire a lavorare nei nostri ospedali, e possiamo riuscirci solo garantendo retribuzioni competitive e ambienti di lavoro idonei e sicuri». Ma ha anche avvertito: «Io non ho la bacchetta magica per risolvere i problemi della sanità calabrese. Ho preso una squadra in serie D, ma per arrivare in serie A non si possono saltare stagioni di impegno e sofferenza, serve tempo e spesso il tessuto amministrativo regionale non va alla stessa velocità della politica», ed a tal proposito non ha fatto mancare il riferimento al tavolo Adduce: «Ho dimostrato ai ministeri che non abbiamo deficit finanziario ed abbiamo chiuso il 2021 con 154 milioni di avanzo. Avanzo che c'era anche prima. Al tavolo Adduce, più che con i ministri devo affrontare i funzionari che sul programma operativo ci stanno facendo accumulare ritardi incredibili mandando osservazioni su osservazioni. Per questo ho detto ai ministri che o mi danno il programma approvato o non vado più al tavolo Adduce. È una provocazione fino ad un certo punto».
Concludendo non sono mancate le promesse su Emodinamica, i lavori nuovamente bloccati per il nuovo Pronto Soccorso e lo sblocco dei 25 milioni che devono arrivare per la messa in sicurezza dell’intero presidio ospedaliero, così come sull’incresciosa denunzia della mancanza di medici sulle ambulanze che il Commissario Sperlì aveva “liquidato” come non obbligatoria: «Investimenti forti su emergenza urgenza» ed ha riconosciuto invece l'esistenza del problema delle ambulanze senza medico: «È vero che nel resto d'Italia non tutte le ambulanze sono medicalizzate, ma questo accade dove il sistema funziona, ma su emergenza urgenza non servono solo investimenti specifici, ma di sistema, abbiamo un deficit abissale di organizzazione».
All’incontro hanno preso parte, come detto, il prefetto Maria Carolina Ippolito, il questore Marco Giambra ed il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Francesco Afflitto.