A seguito del nostro articolo dal titolo Corigliano-Rossano, nuovo ospedale al palo: non si trova un notaio per la firma, che ha aperto un focus sulle lentezze, ormai ultradecennali, che stanno interessando la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, riceviamo e pubblichiamo integralmente la precisazione della Giunta regionale della Calabria:

«Il contratto di concessione, sottoscritto in data 9 settembre 2014, tra la Regione Calabria, l’A.S.P. di Cosenza e la Società “Ospedale della Sibaritide Società Consortile per Azioni”, costituita dal RTI aggiudicatario Tecnis S.p.A. – Cogiatech S.r.l., prevede l’affidamento al Concessionario della progettazione definitiva ed esecutiva, della costruzione dell’opera e della gestione dei servizi non sanitari del Nuovo Ospedale.

L’Impresa socio di maggioranza della Società concessionaria è la Tecnis S.p.A.., nei confronti della quale, la Prefettura di Catania, nel mese di novembre 2015, ha emesso un provvedimento interdittivo antimafia ed ha disposto, nel mese di dicembre 2015, il commissariamento della stessa società con la contestuale nomina del Prof. Saverio Ruperto quale amministratore per la straordinaria e temporanea gestione, ai sensi dell’art. 32 del D.L. 90/2014.

Solo dopo la revoca dell’interdittiva antimafia comminata alla Tecnis S.p.A., nell’aprile 2016, è stato sottoscritto, il “Protocollo di Intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti di lavori pubblici”, tra la Regione Calabria, l’ASP di Cosenza, il Concessionario e la Prefettura di Cosenza, che ha consentito l’avvio delle attività progettuali.

La progettazione dell’opera è stata completata: il progetto esecutivo è stato approvato con decreto del 14 maggio 2019. Nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo, sono già state realizzate le opere del progetto stralcio dei lavori prioritari: pulizia dell’area; bonifica dagli ordigni bellici; cantierizzazione; recinzione dell’area ospedaliera; movimentazione delle terre; operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori strutturali.

I suddetti lavori sono stati portati a termine nonostante le difficoltà finanziarie della Tecnis, che, dal giugno 2017, è commissariata, ai fini dell’attuazione delle procedure previste dal Decreto Legislativo 8 luglio 1999, n. 270 e dal Decreto-Legge n. 347 del 2003 (Decreto Marzano). Il Commissario Straordinario, prof. Saverio Ruperto, nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato le procedure per la cessione dell’azienda o di rami d’azienda, pervenendo, nel mese di febbraio 2019, all’aggiudicazione provvisoria della Tecnis alla Società Pessina Costruzioni SpA; la cessione non è andata a buon fine per recesso dell’aggiudicatario, che, peraltro, nel mese di luglio scorso è stato ammesso a concordato preventivo in bianco da parte del Tribunale di Milano.

Nello scorso mese di aprile 2019, il Ministero ha nominato altri due Commissari, che si affiancano al Prof. Ruperto, che sono il Prof. Attilio Zimatore e la Dott.ssa Marina Scandurra. In data 3 luglio 2019, i Commissari hanno comunicato che, con Decreto del 28 giugno 2019, il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la vendita del ramo d’azienda “Presidi Ospedalieri” della Tecnis, che comprende le concessioni di progettazione, realizzazione e gestione dei Nuovi Ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro, alla Società D’Agostino Angelo Costruzioni Generali Srl.

L’attenzione della Regione Calabria alla celere definizione della cessione delle concessioni per la realizzazione degli Ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro è testimoniata dalla riunione tenutasi presso la Cittadella Regionale in data 1 agosto u.s., per un aperto confronto sulle modalità e sui tempi di definizione della procedura di vendita, alla quale hanno partecipato il Presidente della Giunta Mario Oliverio, il consigliere regionale Francesco D’Agostino, il delegato alle politiche sanitarie della Regione Franco Pacenza, il titolare della società subentrante Angelo Antonio D’Agostino, il direttore di produzione della Tecnis Gianguido Babini, il legale rappresentante della società concessionaria Natale Costanzo e i commissari straordinari della procedura di cessione della Tecnis, gli avvocati Saverio Ruperto e Attilio Zimatore.

La voltura dei contratti in essere dalla Tecnis alla D’Agostino Costruzioni e gli adempimenti notarili conseguenti non sono certo compito ed onere della Regione Calabria, ma dei Commissari di nomina governativa; il Commissario Ruperto ha comunicato il completamento degli adempimenti precontrattuali avverrà entro questa settimana, per addivenire al rogito notarile entro la prossima settimana.

Nessun ritardo o addebito, pertanto, può essere rivolto alla Regione Calabria, che, anzi, per il tramite del Settore Edilizia Sanitaria del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità ha già inviato al Concessionario, in data 9 agosto u.s., la richiesta di documentazione necessaria a dimostrare il possesso dei requisiti del soggetto subentrante nel contratto di concessione, per come previsto dal Codice dei Contratti, ai fini dell’assenso al subentro da parte della Stazione Appaltante. 

Non appena volturato il contratto di concessione ed effettuate le verifiche sul possesso dei requisiti, verrà concordato un cronoprogramma dei lavori che costituirà il presupposto indispensabile per l’avvio dei lavori del Nuovo Ospedale».

 

Risponde Marco Lefosse, autore dell’articolo:
La giunta Regionale della Calabria, nel raccontare la lunga e dettagliata sequela di fatti e misfatti che hanno riguardato solo negli ultimi 5 anni l’iter di realizzazione del nuovo nosocomio (ce ne mancano altri otto di anni, considerato che il progetto è partito nel lontanissimo 2006), conferma sostanzialmente quanto denunciato nel pezzo. E cioè che ad oggi l’iter di realizzazione del nuovo ospedale è praticamente fermo perché manca un atto notarile. E non importa che la giunta Oliverio abbia etichettato il nostro articolo come “tendenzioso” e “fuorviante” perché quantomeno è servito a sollevare la questione e destare politica e burocrazia regionale dal sonno. L’atto notarile - ora assicurano dalla Cittadella - si farà entro la prossima settimana. Vivaddio! Però ci saremmo aspettati una spiegazione ulteriore, sul perché un problema che la Regione imputa all’impresa lo devono pagare i cittadini calabresi con un ritardo di 5 anni sui tempi stabiliti e con sperpero di risorse pubbliche. Perché se è vero che la voltura notarile - tecnicamente - non è compito degli uffici regionali, è pur vero che la Regione avrebbe potuto e dovuto far pressione sulla ditta appaltatrice affinché velocizzasse i tempi, magari sollevando essa stessa pubblicamente il problema, senza aspettare un articolo di giornale per “ricordarsi” che c’è un nuovo ospedale pronto ad essere costruito, che però resta ancora sulla carta dopo tutti questi anni.