Nell’ambito dell’attività Istituzionale volta alla tutela delle entrate statali ed al contrasto dell’evasione fiscale, i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca per equivalente per un valore di oltre 360 mila euro, emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nei confronti di un imprenditore condannato per il reato di omesso versamento di Iva.

 

Il provvedimento, eseguito dalla Compagnia di Palmi sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, scaturisce da un’attività d’indagine eseguita nei confronti di un’impresa individuale operante nel settore del trasporto merci su strada, il cui titolare ha omesso di versare l’Imposta sul Valore aggiunto, dovuta in base alla dichiarazione annuale relativa all’anno d’imposta 2010, per un importo di euro 361.579,00.

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In esecuzione del decreto di confisca, le Fiamme Gialle hanno cautelato diversi conti correnti e beni mobili registrati nella disponibilità dell’imprenditore condannato. L’Istituto della confisca per equivalente per i reati tributari è stato introdotto dall’art. 1, comma 143, della legge n. 244/07 (Legge Finanziaria 2008), che ha esteso l’applicabilità della confisca prevista dall’art. 322 ter c.p.p., anche a tale tipologia di illeciti. Infatti tale normativa consente il ricorso alla c.d. confisca per equivalente, al fine di neutralizzare i vantaggi economici derivanti dall’attività criminosa, prevedendo la possibilità di procedere al sequestro ed alla successiva confisca, di beni di valore economico corrispondente al profitto o al prezzo del reato.