Continua lo scontro tra la Fondazione di Natuzza e la Curia. Una querelle che non accenna a placarsi nonostante i numerosi tentativi di riappacificazione. L’oggetto del contendere è noto e riguarda le mancate modifiche allo Statuto della Fondazione richieste dal vescovo monsignor Luigi Renzo e mai accolte.
Oggi è il compleanno della mistica, ma la Diocesi ha deciso di non autorizzare celebrazioni ufficiali. Noi siamo andati al luogo di culto a Paravati per capire cosa ne pensano i fedeli.
«Siamo venuti da Napoli per il compleanno di mamma Natuzza – raccontano due fedeli – è il nostro terzo pellegrinaggio a Paravati. Non crediamo sia giusto che la Curia abbia vietato una celebrazione ufficiale». Non è d’accordo neanche un signore, accompagnato dalla sua famiglia, con chiaro accento romano: «Natuzza ha fatto e fa ancora tanto per noi fedeli. Celebrare il suo compleanno mi sembra un atto dovuto».
Una voce univoca, quella che emerge dai fedeli, accorsi al luogo di culto di Paravati, dove riposano anche le spoglie della mistica morta nel giorno di ognissanti del 2009.
Nonostante il divieto di celebrazioni ufficiali, sono diversi i pellegrini che hanno deciso di sfidare il caldo torrido di questi giorno per recarsi a Paravati.
«Sono venuta a piedi da Rosarno – spiega una donna – lo faccio ogni anno. Non sapevo del divieto del vescovo, ma non lo trovo giusto anche se Natuzza protegge tutti noi fedeli».
Tra il sibillino e il polemico la dichiarazione di don Michele Cordiano, l’ex segretario della Fondazione, costretto alle dimissioni dal vescovo Renzo. «Quello che fa la Chiesa è sempre giusto», dichiara il prete andando via con un sorriso stampato in faccia.

 

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