VIDEO | Nei giorni scorsi l'Azienda sanitaria aveva tentato di riorganizzare le postazioni di continuità assistenziale ma ha fermato tutto dopo le proteste dei sindaci. Da Nicotera alla città capoluogo intanto si scende in campo contro la "sanità negata"
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Prima un'assemblea pubblica a Nicotera per parlare di sanità negata e chiedere una postazione del 118, poi un flash mob davanti agli uffici dell'Asp di Vibo Valentia come ogni ultimo venerdì del mese finché non si avranno dei risultati concreti. Dalla costa al capoluogo, e anche nei territori di montagna, sulla provincia vibonese soffiano venti di protesta. Cittadini e associazioni scendono in campo per rivendicare il diritto alla salute.
L’Asp nei giorni scorsi ha provato a riorganizzare le guardie mediche. Ma l’accorpamento che era stato deliberato è stato revocato in meno di 12 ore dopo le vibrate proteste di alcuni sindaci del Vibonese, come ha ammesso lo stesso commissario dell’Asp che stamattina, su invito dei responsabili di Cittadinanza Attiva, è intervenuto al flash mob sulla sanità. Il commissario si è impegnato a ricevere le istanze dei cittadini: «Stiamo lavorando nonostante il numero dei medici di continuità assistenziale sia insufficiente. Il 2 maggio – annuncia – è stata convocata la conferenza dei sindaci per tentare di trovare una soluzione al problema delle guardie mediche che accontenti tutti». Sul punto Giuseppe Giuliano aggiunge: «A seguito delle contestazioni di 6 sindaci su 37, ho deciso di introdurre un altro criterio, mi baserò sugli accessi alle guardie mediche. Quelle con minore afflusso saranno chiuse».
Rassicurazioni che tranquillizzano gli organizzatori che non intendono però abbassare la guardia. «Continueremo a vigilare e a rivendicare il diritto alla salute», spiega Francesca Guzzo. «Ogni ultimo venerdì del mese continueremo ad organizzare flash mob nella speranza di coinvolgere sempre più cittadini». Tra i tanti striscioni, spicca la foto di un articolo di giornale che annuncia la costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. L’articolo riporta la data di domenica 23 novembre 1997. «Sono trascorsi 26 anni da quell’articolo – dice amareggiata una donna-. Ci avevamo sperato, ma le cose poi sono andate diversamente», conclude.
Il flash mob avviene all’indomani dell’assemblea pubblica convocata a Nicotera dall’associazione Difesa diritti del territorio. La sala consiliare non riesce ad accogliere tutti. Presenti i sindaci di Nicotera, Limbadi, Joppolo, San Calogero e Rombiolo. Oltre alla questione delle guardie mediche, si discute della necessità di avere una postazione del 118 a Nicotera. Il primo punto di soccorso dista infatti 30 chilometri. Troppi nel caso di un’emergenza. È infine il responsabile del Medical Center di Drapia Soccorso Capomolla a presentare una proposta per tutelare la salute dei cittadini, la cui bozza sarà portata all’attenzione della prossima assemblea dei sindaci che si terrà il 2 maggio nell’aula consiliare di Vibo Valentia.