‘Ndrangheta in Valle d’Aosta: inchiesta sulle elezioni regionali 2018

La Dda di Torino sta indagando sull’ipotesi di corruzione elettorale. Diciannove gli imputati tra cui il boss Bruno Nirta di San Luca, un consigliere regionale, un assessore e un avvocato

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di Redazione
12 dicembre 2019
16:58
Palazzo della Regione Valle d’Aosta
Palazzo della Regione Valle d’Aosta

La 'ndrangheta in Valle d'Aosta avrebbe influenzato le elezioni regionali del 2018. Con l'ipotesi di corruzione elettorale la Dda di Torino ha aperto un'inchiesta relativa proprio a quella tornata. Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri di Aosta. In particolare sono stati "monitorati" alcuni candidati e i contatti che avevano con esponenti della comunità calabrese che vive in Valle d'Aosta, alcuni dei quali coinvolti nell'inchiesta Geenna che nel gennaio scorso ha portato a 17 arresti.

L’indagine 

L'indagine nasce dalle carte di un processo che si è aperto oggi in Tribunale, a Torino, il processo sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle D'Aosta. Nei giorni scorsi la Procura ha depositato nuove carte: si tratterebbe di 800 pagine di attività integrative dei carabinieri del Ros che riguardano appunto anche le elezioni regionali in Valle D'Aosta del 2018. Diciannove gli imputati tra cui il boss Bruno Nirta (detto 'La bestia'), referente della cosca Nirta-Scalzone di San Luca, il consigliere regionale Marco Sorbara (eletto nelle fila dell'Union Valdotaine), Monica Carcea, l'assessore di un piccolo comune alle porte di Aosta e l'avvocato torinese Carlo Maria Romeo. Le accuse, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, estorsione tentata e consumata, traffico di droga, detenzione e ricettazione di armi, tentato scambio elettorale politico-mafioso. Hanno chiesto di costituirsi parte civile la Regione Valle D'Aosta, il Comune di Aosta, il Comune di Saint Pierre, l'associazione Libera.


Legale: «Vederci chiaro su Fosson»

«Pare, da indiscrezioni, che Antonio Fosson, presidente della Valle D'Aosta sia indicato dalle nuove attività investigative come beneficiario in termini elettorali della locale di Aosta». Così l'avvocato Raffaele Della Valle, difensore di Marco Sorbara, consigliere regionale imputato con altre 18 persone nel processo per le infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle D'Aosta iniziato oggi a Torino. «Noi non crediamo al coinvolgimento di Fosson. Per questo voglio avere il tempo di leggere le carte».

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