Il Tribunale collegiale di Vibo presieduto dal giudice Lucia Monaco ha assolto tutti gli imputati del processo 'Impeto'contro il clan Mancuso di Limbadi, accusati di sequestro di persona, estorsione, usura e armi, il tutto con l'aggravante delle modalità mafiose. Assolti, per non aver commesso il fatto sono: Diego Mancuso, Salvatore Valenzise, Pantaleone Mancuso alias "l'ingegnere"; Francesco Mancuso, Vincenzo Addesi; Domenico Mancuso, Salvatore Cuturello e Giovanni Mancuso. Nella sua requisitoria il pubblico ministero della Dda Camillo Falvo aveva chiesto la condanna per tutti alla pena complessiva di 87 anni e 34 mila euro di multa.

 

Le richieste - 4 anni per Diego Mancuso, 11 per Salvatore Valenzise, 16 per Pantaleone Mancuso; 9 per Francesco Mancuso e Vincenzo Addesi, 8 per Domenico Mancuso e Salvatore Cuturello e 12 per Giovanni Mancuso. In più 6mila euro di multa per Pantaleone 'l'ingegnere' e 4mila per tutti gli altri, più le pene accessorie. 

 

Le accuse - Due sequestri di persona, usura , estorsioni, violenza privata, danneggiamenti e spari in luogo pubblico tutti aggravati dalle modalità mafiose.I fatti risalgono agli anni '90, dal 1993 al 1999. L’operazione “Impeto”, era scattata nel 1998 con il coordinamento dell’allora pm della Dda di Catanzaro, Luciano D’Agostino.

 

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