‘Ndrangheta a Reggio, operazione della Dda contro la cosca Libri: 17 persone arrestate

Perquisizioni e sequestri di imprese e società riconducibili agli appartenenti alla cosca, operanti nel settore edilizio, immobiliare e della ristorazione. Affermati imprenditori e politici locali e regionali erano asserviti totalmente alle volontà della consorteria criminale

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di Redazione
31 luglio 2019
07:08

È in corso dalle prime ore di questa mattina l'operazione “Libro Nero”, condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare - 12 in carcere e 5 agli arresti domiciliari - emesse nei confronti di altrettanti soggetti, la maggior parte dei quali affiliati alla potente cosca Libri di Reggio Calabria, una delle più potenti articolazioni della ‘ndrangheta unitaria, che controlla in città i quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e le frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana. Impiegati oltre 150 uomini e donne della Polizia di Stato.

 


Gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo di Roma, coadiuvati dagli operatori del Reparto prevenzione crimine, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e sequestri di imprese e società riconducibili agli appartenenti alla cosca, operanti nel settore edilizio, immobiliare e della ristorazione, il cui valore complessivo, nell’ordine di diversi milioni di euro, è in corso di esatta quantificazione.

 

Gli accusati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

 

L’inchiesta ha consentito di fare luce anche sugli interessi economici e politici della cosca, svelando come affermati imprenditori e politici locali e regionali fossero asserviti totalmente alle volontà della consorteria criminale in qualità di soggetti intranei o concorrenti esterni. In particolare, è stato accertato come la cosca abbia favorito, nel corso del tempo, alcuni imprenditori che potevano sembrare avulsi da qualsiasi contesto mafioso, ma al quale in realtà partecipavano pienamente. Detti soggetti, rispondendo alle logiche ed alle strategie di sviluppo imprenditoriale pianificate dai vertici della cosca e godendo degli occulti finanziamenti e delle protezioni derivanti dalla stessa, hanno assunto posizioni di assoluto rilievo nei loro ambiti operativi, godendo da un lato della protezione della ‘ndrangheta, al fine di avviare e far crescere in modo esponenziale le proprie attività imprenditoriali, e finanziandola dall’altro.


I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la sala conferenze della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, del direttore Centrale anticrimine, del questore di Reggio Calabria e del direttore del Servizio centrale operativo.

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