Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sette condanne ed un’assoluzione. Si è concluso così il processo per l’omicidio di Giovanni Gualtieri, ucciso a Lamezia Terme il 13 novembre 2004.
In particolare, nel processo che si è svolto con rito abbreviato dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, 30 anni di reclusione sono inflitti a Vincenzo Bonaddio, Aldo Notarianni e Vincenzo Arcieri; 20 anni a Gianluca Notarianni (che ha confessato il delitto); 9 anni a Pasquale Giampà; 14 anni Domenico Giampà; 4 anni Antonio Voci. Assolto Maurizio Molinaro nei cui confronti erano stati chiesti 18 anni e 8 mesi.
I condannati sono tutti di Lamezia Terme.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Aldo Ferraro, Francesco Stilo, Francesco Gambardella, Giancarlo Pittelli, Giuseppe Spinelli e Antonio Larussa. Giovanni Gualtieri, cognato di Pasquale Torcasio, venne ucciso in una sala giochi del quartiere “Razionale” di Lamezia Terme con cinque colpi di pistola.
Secondo il collaboratore di giustizia, Domenico Giampà, per organizzare il delitto ci sarebbe stata più di una riunione alla quale avrebbero preso parte pure Vincenzo Bonaddio (attualmente in regime di 41 bis in foto), cognato del boss Francesco Giampà, alias “Il Professore”, fondatore dell’omonimo clan, e Vincenzo Arcieri, ritenuto dagli inquirenti il “boss della Montagna”, ovvero la parte alta di Lamezia Terme.