Sono emersi solo pochi stralci delle prime dichiarazioni, ma le cosche di ‘ndrangheta presenti in Lombardia iniziano a tremare. Rosario Barbaro, nuovo collaboratore di giustizia gestito dalla Dda di Milano, è direttamente legato a uno delle cosche calabresi più importanti nel panorama criminale, quella dei Barbaro-Papalia di Platì.

La notizia della sua collaborazione è stata data da Il Fatto quotidiano che pubblica le prime dichiarazioni del collaboratore rilasciate all’antimafia milanese nel verbale del giugno 2021. Rosario Barbaro è nato a Platì 50 anni fa, ma avrebbe trascorso quasi tutta la sua vita tra Buccinasco e Motta Visconti, comuni a sud del capoluogo lombardo.

È stato condannato per associazione mafiosa nell’ambito del processo Cerberus del 2008. Barbaro è sposato con Serafina Papalia, figlia del boss Rocco Papalia, oggi libero dopo quasi 30 anni di galera e residente sempre a Buccinasco, e figlio del defunto Domenico, alias Micu l’Australiano, già legato a doppio filo con i fratelli Domenico e Antonio Papalia Domenico, storici referenti al Nord per la ‘ndrangheta.