I due sono considerati affiliati alla cosca di Volpiano: nel mirino aziende, immobili, autovetture e rapporti finanziari
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La Direzione investigativa antimafia di Torino, ha dato esecuzione a Volpiano e Chivasso, nel Torinese, a un provvedimento di confisca di beni nei confronti dei fratelli Giuseppe e Mario Vazzana, imprenditori pregiudicati di 58 e 61 anni, condannati in primo grado nell'ambito del procedimento penale nato dall'operazione "Platinum Dia". La confisca è il risultato delle indagini della Dia del capoluogo piemontese, che nel corso dell'operazione aveva ricostruito il patrimonio accumulato dai due imprenditori considerati affiliati alla 'ndrina di Volpiano. Patrimonio che secondo gli investigatori proveniva da attività illecite.
La misura adottata nei confronti dei due fratelli, dei loro familiari stretti e di altri prestanome, ha interessato 8 compendi aziendali, quote societarie di un'impresa di ristorazione, 14 immobili, 6 autovetture e 19 rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro.
Nei confronti dei due fratelli è stata inoltre applicata la sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e divieto di allontanarsi senza autorizzazione del giudice, per la durata di cinque anni.