Ecco il nuovo corto di Klaus Davi girato il giorno del venerdi santo nel comune di San Luca in Aspromonte,  teatro fino a pochi anni fa  di una fra le piu sanguinose faide della storia della Ndrangheta che ha contrapposto  il clan Strangio al clan Pelle Vottari , e da cui originò  la famigerata  strade di Duisburg nel 2007, in cui vennero trucidate  sei  persone.

 



Il corto è un ritratto crudo e diretto dei sanluchesi,  che inizialmente accolgono il reporter (presentatosi in paese  da solo, proprio per dare un segnale distensivo)  con frasi non proprio simpatetiche “chi ti conosce ti evita, qui non sei il benvenuto. Perché sei venuto qua? Gira al largo e riprendi il panorama.” Qualcuno è anche più esplicito “ti distruggiamo la telecamera”. Ma poi, il clima si svelenisce un po’. Klaus Davi offre da bere fanta e aranciate   ai bambini che scorrazzano per la piazza e che non lo mollano neanche un minuto. E da vita a un improvvisato talk all’aperto con alcuni uomini del paese che  dapprima lo accerchiano  e poi iniziano a parlargli  ; e  nel quale  emergono i ricorrenti e drammatici problemi del sud :  la lontananza delle istituzioni, la mancanza di lavoro, la miopia della politica, il senso plastico  di abbandono e sconforto.

Il video-racconto si chiude  con l’affollata – quasi esclusivamente da donne -   funzione religiosa del venerdi santo   nella chiesa di Santa Maria della Pietà .  Il parroco di san Luca, don Pino Strangio, rompe il ghiaccio e accoglie il giornalista con la massima disponibilità (‘almeno sei venuto in prima persona sul posto’, sottolinea). A San Luca si voterà il prossimo giugno visto che la precedente amministrazione comunale era stata sciolta per mafia dal ministro degli interni nel 2013.