La corte d'Appello di Messina annulla la condanna nel processo Valanidi. L'anziano boss sfuggì miracolosamente a un agguato
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La Corte d’Assise d’Appello di Messina su ricorso dell’avvocato Giuseppe Nardo e rinvio della Cassazione che nel dicembre scorso aveva già annullato un precedente provvedimento di parziale accoglimento, ha annullato il secondo ergastolo che era stato comminato a Giacomo Latella (cl. 1956) dalla Corte d’Assise di Reggio Calabria nell’anno 1998.
L’anziano capo della omonima cosca Latella, egemone sul territorio a sud della città, in particolare nelle zone di Saracinello, Arangea e Croce Valanidi, si trova in carcere fin dal 1992, per una serie di gravi reati commessi precedentemente e durante quel periodo storico che è passato alle cronache giudiziarie come la seconda guerra di mafia e che ha insanguinato le strade della città nella seconda metà degli anni ottanta ed inizi degli anni novanta.
Nel corso di quella cruenta guerra Latella è sopravvissuto a un agguato nel quale perse la vita il fratello Pasquale e lui si salvò per miracolo, restando paralizzato a metà. A seguito del processo Valanidi il Latella è stato condannato alla pena dell’ergastolo. Ora, a seguito dell’accoglimento del ricorso dell’avvocato Nardo e della commutazione dell’ergastolo nella pena di trenta anni di reclusione da parte della Corte d’Assise d’Appello di Messina per Latella si profila un prossimo ritorno in libertà.