Nella giornata odierna, al termine delle indagini coordinate dalla Dda di Reggio Calabria, investigatori della locale Squadra mobile e del Nucleo operativo della Compagnia dei Carabinieri di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 4 persone ritenuti responsabili, a vario titolo di rapina, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, lesioni personali, danneggiamento mediante incendio. Reati commessi avvalendosi delle modalità mafiose  e agevolando l’organizzazione localmente denominata ‘Ndrangheta.

 

I provvedimenti hanno colpito:

Gianfranco Musarella, nato a Reggio Calabria, 39 anni;

Antonino Marra, nato a Reggio Calabria, 37 anni;

Giovanni Marra, nato a Reggio Calabria, 34 anni;

Alessandro Marra, nato a Reggio Calabria, 30 anni.

 

La vicenda trae origine dalla richiesta di soccorso alle Autorità da parte di una famiglia di imprenditori titolari di una pizzeria nella città dello Stretto. Il locale, come emerso dalle indagini, è stato oggetto di danneggiamento. Nell'ultima occasione la porta di emergenza venne cosparsa di benzina e data alle fiamme. Colpi d’arma da fuoco raggiunsero, qualche giorno più tardi, la vettura dei proprietari.

 

Inoltre, gli indagati, avrebbero imposto alle vittime l’assunzione di propri congiunti, nonché avrebbero richiesto il pagamento, a titolo di pizzo, di una somma di 1.500 euro per il sostentamento dei detenuti e di 500 euro settimanali per un primo periodo e di 300 euro settimanali fino al 25 aprile. Sequestrato, infine, ingente quantità di armi tra Kalashnikov, pistola mitragliatrice Uzi calibro 9 x 19, pistola Beretta, pistola a tamburo, fucili e munizionamento.