‘Ndrangheta, nuovo sequestro beni a carico di Nicola Comerci

L'uomo avrebbe costruito un impero economico grazie all’appoggio dei Piromalli e dei Mancuso. Sigilli su immobili e società a Reggio, Vibo, Bologna e Roma per un valore di un milione e mezzo di euro
di Redazione
12 giugno 2017
13:06
Reggio Calabria, sequestro beni
Reggio Calabria, sequestro beni

La Polizia di Stato, ad esito di una articolata attività investigativa di natura patrimoniale svolta dal personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia -Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, ha messo a segno l’ennesimo attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta, dando esecuzione ad un ulteriore Decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di Nicola Comerci, 70 anni, attivo nella piana di Gioia Tauro (RC), con rilevanti interessi economici nelle Province di Vibo Valentia, Roma, Bologna, Brindisi ed in tutto il Nord Italia.

 


Già nel mese di ottobre 2016, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione aveva emesso un Decreto di sequestro di numerosi beni mobili, immobili e società, ubicati nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Bologna e Roma, per un valore di 50 milioni di euro, ritenuti nella disponibilità dell’uomo. L’attività di indagine ha consentito di accertare che lo stesso, dagli anni’70 in poi, ha costruito un impero economico, soprattutto nel campo delle strutture ricettive, della ristorazione e dei villaggi turistici, grazie all’appoggio fornitogli dalla potente cosca Piromalli ed ai legami tra la suddetta cosca e quella dei Mancuso di Vibo Valentia.

 

Disposto il sequestro di un magazzino sito in Casalecchio Tirreno, in provincia di Bologna, nonché di un opificio, di un’abitazione e di sei appezzamenti di terreno di vaste dimensioni, tutti siti nel Comune di Carovigno, in provincia di Brindisi, nei pressi di un’area ad alta vocazione turistica quale quella di Ostuni. Il sequestro in argomento è stato eseguito con la collaborazione del personale delle Questure di Bologna, Brindisi e del Commissariato di P.S. di Ostuni. Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 1.500.000,00 euro.

 

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