I superstiti salvati e sbarcati ieri a Roccella avevano parlato di una sessantina di dispersi. In corso le indagini coordinate dalla Procura di Locri per cercare di capire cosa è successo
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Altri tre corpi sono stati recuperati dalla Guardia costiera, a quanto si apprende, nella zona del naufragio di ieri nel mar Jonio di una barca a vela che era partita 8 giorni prima dalla Turchia. Altri tre cadaveri erano stati prelevati dalle acque in precedenza.
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Ora sono dunque 6 in tutto i corpi recuperati. I superstiti - 11, sbarcati ieri a Roccella Ionica - avevano parlato di una sessantina di dispersi.
Gli investigatori della Polizia stanno cercando «di capire quello che è successo come avviene per ogni sbarco, a maggior ragione se c'è stato un disastro, probabilmente colposo». L'indagine, coordinata dalla Procura di Locri, è condotta dal commissariato di Siderno e dalla squadra mobile di Reggio Calabria.
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In merito alle notizie relative a quanto riferito da alcuni superstiti su imbarcazioni che prima dell'arrivo dei soccorsi non si sarebbero fermate ad aiutare i migranti in difficoltà, secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, per ora «non c'è traccia ufficiale di questo». Anche perché i migranti, in gran parte ancora ricoverati in ospedale, devono essere sentiti. Cosa che avverrà nei prossimi giorni.