Il 33enne, titolare di un'agenzia di pompe funebri a Dipignano, è stato portato in carcere. Nella cappella di famiglia trovate anche 218 cartucce per l'arma, una semiautomatica con matricola abrasa
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Duecentoventi grammi di cocaina nascosti nel suo ufficio in una bara vuota e una pistola e alcune cartucce occultate, nel cimitero, in un loculo libero nella cappella di famiglia. È il motivo per il quale a Dipignano, nel Cosentino, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato il titolare di un'agenzia di onoranze funebri, Giuseppe Nigro, di 33 anni.
I militari hanno dapprima perquisito l'ufficio di Nigro, trovandovi la droga, contenuta in tre involucri in plastica, e hanno poi esteso il controllo alla cappella di famiglia del trentatreenne, in un loculo della quale, anche questo vuoto, erano state nascoste una pistola semiautomatica calibro 22, con matricola abrasa e in perfetto stato d'uso, e 218 cartucce per la stessa arma. L'arrestato è stato portato nel carcere di Cosenza.