Il tribunale di Palmi, nella serata di oggi, ha emesso la sentenza nei confronti dei quattro imputati implicati nel processo “Gerry”. Al contrario del giudizio in abbreviato, celebrato davanti al gup di Reggio Calabria, nella sentenza si conta solo una condanna e due assoluzioni. La quarta posizione è stata archiviata per la morte dell’imputato.

 

La sentenza

Vediamo nel dettaglio la sentenza. Il tribunale ha condannato Michelangelo Ciocchetti a 6 anni di reclusione. Un ottimo risultato per l'avvocato Carlo Greco, perché il pubblico ministero partiva da una richiesta di 18 anni di carcere per traffico internazionale di cocaina. Il tribunale ha assolto Domenico Grasso, classe ’56, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Luca Agostino, e Francesco Novello, avvocati Anna Francini e Giuseppe Divetta. Il collegio palmese ha dichiarato non doversi procedere nei confronti Vincenzo Bono perché deceduto durante il processo.

 

La federazione dei clan

Il processo nasce dall’inchiesta coordinata dalla procura distrettuale di Reggio Calabria ed eseguita dalla guardia di finanza contro un presunto cartello di narcotrafficanti nel quale figurerebbero membri dei clan Molè e Piromalli di Gioia Tauro, Bellocco di Rosarno, Avignone di Taurianova e Paglianiti della costa ionica della provincia di Reggio Calabria. Intercettando alcuni indagati, gli investigatori sono riusciti a sequestrare nel porto di Livorno 300 chili di cocaina e circa 17 chili di codeina, ricostruendo, poi, un’ulteriore importazione di narcotico pari a 57 chilogrammi di cocaina e numerosi altri tentativi di importazione non andati a buon fine.

 

L'abbreviato

Nel processo in abbreviato, come detto, il gup distrettuale ha inflitto 330 anni di carcere nei confronti dei 17 imputati, a fronte dei 262 che erano stati richiesti dal sostituto procuratore Simona Ferraiuolo. Le pene vanno da un minimo di 12 anni a un massimo di 20.