Militari del Comando Provinciale Reggio Calabria della Guardia di Finanza, unitamente a personale del Servizio centrale investigazione Criminalità organizzata della Guardia di Finanza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, dalle prime luci dell’alba, con la cornice di sicurezza offerta da  elicotteri del Comparto Aeronavale del Corpo, stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 45 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e rapina aggravate dall’utilizzo del metodo mafiosa e della transnazionalità del reato.

Le indagini

Le attività investigative hanno consentito di destrutturare completamente la cosca di ‘ndrangheta riconducibile ai Bellocco di Rosarno e le sue articolazioni extra regionali, operanti in particolare nel Lazio, in Emilia Romagna e in Lombardia. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà nella sede del Comando provinciale Reggio Calabria alle ore 10:30 alla presenza del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria  Giovanni Bombardieri, del comandante regionale Calabria Fabio Contini e del comandante del Servizio centrale Ico della Guardia di finanza Alessandro Barbera.

L'ingente quantitativo di droga

Nell’ambito dell’indagine sono stati sequestrati ben quattrocento chilogrammi di cocaina, 30 chilogrammi di hashish e 15 di marijuana. Nella disponibilità della cosca anche armi come dimostra il sequestro di un fucile semiautomatico, 3 pistole semiautomatiche e munizioni. Le indagini sono state avviate nel 2016 e rappresentano gli sviluppi dell'operazione "Rio de Janeiro" condotta dal Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

 

 

Blitz del Ros in Lombardia e Veneto, 9 fermi 

Nelle stesse ore, un maxiblitz anti 'ndrangheta dei carabinieri del Ros ha coinvolto le province di Brescia, Mantova, Treviso, Padova e Reggio Calabria. I militari stanno eseguendo un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura distrettuale antimafia di Brescia, a carico di 9 persone indagate per lesioni personali gravi, aggravate dal metodo mafioso e "con la finalità di agevolare la cosca Bellocco di Rosarno". Nell'ambito dell'operazione, denominata "Hope", sono in corso decine di perquisizioni con l'impiego di oltre 100 carabinieri.