Accolto il ricorso presentato dall’avvocato Filippelli. Gli effetti dannosi verificatisi in capo alla donna danneggiata erano la conseguenza di plurimi comportamenti omissivi dei sanitari
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
L’Asp di Crotone è stata condannata a risarcire oltre 600mila euro agli eredi di una paziente vittima di colpa medica. La Corte di Cassazione, terza sezione civile, presieduta dal presidente Travaglino, lo scorso 29 dicembre 2023, ha pronunciato l’ordinanza di condanna nei confronti dell’Asp di Crotone, accogliendo le ragioni del controricorso del prof. avv. Michele Filippelli presentato per gli eredi di una paziente deceduta a causa di mal pratica sanitaria.
La pronuncia, rilevante in punto di diritto, riafferma la non sovrapponibiltà della causalità materiale a quella giuridica e la validità del ricorso, da parte del Giudice, alla regola della cosiddetta equivalenza delle concause, e cioè che gli effetti dannosi verificatisi in capo alla paziente danneggiata erano la conseguenza di plurimi comportamenti omissivi dei sanitari che hanno concorso a provocare il fatto dannoso, senza alcuna prevalenza di uno o alcuno sugli altri, di cui ne risponde la struttura pubblica ex art. 1228 c.c.
Di particolare interesse erariale è, infine, la presenza dei presupposti processuali che hanno posto a carico dell’Asp di Crotone anche l’obbligo del pagamento del doppio contributo unificato.