Un tuffo in un passato neanche troppo lontano per far conoscere alle nuove generazioni quel tempo in cui il trasporto su rotaia da queste parti era la normalità. Un’esperienza resa possibile grazie all’estro poliedrico di Emilio Timpano, autista in pensione, che a Monasterace ha realizzato un plastico che racconta con dovizia di dettagli un pezzo di storia delle Ferrovie dello Stato nella Locride.

«Rimanevo ore a guardare affascinato il traffico ferroviario – racconta Emilio - Da allora la passione non è più venuta meno e, anche se ho fatto un mestiere che non aveva nulla a che fare coi treni, ho continuato a costruire modellini di ferrovie sempre più complessi e articolati. Ora, in pensione, mi ci posso dedicare in tutta libertà».

L’opera riproduce, in scala ridotta, le ferrovie, i treni, la stazioni e tutto quello che vi ruota intorno: le città, i borghi e i paesaggi tipici del territorio reggino. «Un tempo salivi su un treno a Roccella e scendevi a Torino o Milano e viceversa – ricorda ancora Emilio - purtroppo adesso dobbiamo usufruire di altri mezzi perché la nostra ferrovia è stata smantellata».

L’idea ha trovato il parere favorevole del Comune, che ha messo a disposizione i locali della Pro Loco per allestire un vero e proprio museo del treno. All’interno, attraverso un sistema computerizzato, vengono riprodotti gli effetti originali e gli annunci di arrivi e partenze, tra pezzi ormai introvabili recuperati dalle stazioni dismesse sulla linea ionica, strumentazioni d’epoca e divise storiche. «Il treno – conclude Emilio - racconta anche una storia che ci appartiene, quella dei nostri nonni che emigravano con la valigia di cartone e salivano su un treno verso nord a cercare fortuna e lavoro».